Vannacci va a trovare Mugnai: "Quando si protegge la famiglia la difesa è sempre legittima"
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Il generale Vannacci torna ad Arezzo e torna per far visita a Sandro Mugnai a due anni dal delitto di San Polo. Era il 5 gennaio del 2023 quando l’artigiano di 55 anni fece fuoco su Gezim Dodoli, il vicino che glis stava distruggendo casa a colpi di ruspa. Seguì un arresto, poi una scarcerazione e un processo, anzi due visto che il secondo inizierà a metà del mese. L’accusa nei confronti di Mugnai, che quella sera sparò con il fucile da caccia, è diventata quella di omicidio volontario, perché il giudice per l’udienza preliminare ha scartato che si trattasse di legittima difesa. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altre testate
Una lista, nella coalizione di centro destra, con il nome di Roberto Vannacci e con il logo del Monto al Contrario anche per le Regionali 2025 in Campania ? E’ tutto da vedere, tutto da verificare, anche perchè il Generale Mister Consenso alle ultime elezioni Europee il prossimo 8 Gennaio, per un evento pubblico con i suoi sostenitori, sarà a Salerno ed in quella circostanza potrà chiarire anche il futuro del movimento che, da qualche tempo, guida in tutta Italia. (Agenda Politica)
È questo il logo depositato a fine dello scorso novembre dal generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega che ha messo in sicurezza il suo “marchio” di fabbrica, contenente la frase che riporta il titolo del suo best seller, pubblicato nel 2023. (la Repubblica)
Lo ha detto il generale Roberto Vannacci, parlamentare europeo della Lega, prima di incontrare a Arezzo Sandro Mugnai, l'uomo che il 5 gennaio 2023 uccise il vicino che con una ruspa gli voleva demolire la casa. (Tiscali Notizie)
«La difesa, quando è difesa, è sempre legittima, specie se uno si sente minacciato nell'intimità della propria persona e dei propri familiari, dentro casa, che dovrebbe essere il focolare inviolabile». (Corriere Fiorentino)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
E pensando alle elezioni:«Ho depositato il marchio Il mondo al contrario, ma resto nella Lega» (Corriere della Sera)
