Sistemi sanitari a confronto, la lente del Sant’Anna di Pisa sulle Regioni della rete italiana

Sistemi sanitari a confronto, la lente del Sant’Anna di Pisa sulle Regioni della rete italiana
gonews SALUTE

Riflettori puntati sulla qualità e sicurezza delle cure, sulle degenze medie in ospedale in rapporto alla prestazioni erogate, sulla gestione del personale, la digitalizzazione delle prescrizioni e la riorganizzazione dell’assistenza territoriale e domiciliare, ma anche sui costi della sanità nel 2023. La porzione d’Italia messa sotto osservazione è quella della rete a cui hanno aderito, su base volontaria, dieci regioni e due province autonome (Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria, Trentino e Alto Adige) e oltre duecento sono gli indicatori messi a confronto. (gonews)

Su altre fonti

Sono numeri impressionanti nei giorni in cui si accende il dibattitto sulla autonomia differenziata appena approvata visto che a conti fatti solo il 55% degli italiani vive in Regioni con risultati soddisfacenti per la tutela della salute, mentre per il 45% le cose non vanno bene. (Il Sole 24 ORE)

BOLZANO. Dal 2010 la provincia di Bolzano, insieme ad altre Regioni italiane, aderisce allo "Studio Bersaglio" condotto annualmente dall'Istituto di management della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa (Alto Adige)

Questo il tema al centro del dibattito nell’evento del Network delle Regioni, ospitato dal Gran Hotel Baglioni a Firenze e coordinato dal Laboratorio MeS Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (LA NAZIONE)

Tutela della salute e autonomia differenziata: Italia divisa in due sulle performance sociosanitarie delle Regioni

Walter De Maggio: “Alla luce di tutto ciò che sta accadendo, mi risulta, vuoi per le dichiarazioni di Di Lorenzo e per le dichiarazioni di Mamuka Jugeli, procuratore di Kvaratskhelia, mi assumo le responsabilità di quello che sto per dirvi: è sceso in campo Antonio Conte dando un “diktat assoluto” (Terzo Tempo Napoli)

Questo il primo risultato che emerge dall’analisi delle opportunità di tutela della salute nelle Regioni, condotta dai 104 esperti raggruppati dal CREA Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità (per il quale operano ricercatori e docenti universitari nei campi dell’economia, del diritto, dell’epidemiologia, dell’ingegneria biomedica, della statistica medica), in un Panel multi-stakeholder diviso in cinque gruppi: istituzioni, management aziendale, professioni sanitarie, utenti, industria medicale. (Nurse Times)