Verso il via libera in Italia alla produzione di vino senza alcol

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La Nuova Riviera ECONOMIA

Il mercato del vino italiano sta vivendo una significativa trasformazione con l’introduzione e la regolamentazione dei vini senza alcol o a basso tenore alcolico, noti come “NoLo” (no e low alcohol). Questa evoluzione risponde a una crescente domanda da parte dei consumatori, in particolare tra le giovani generazioni, che mostrano un interesse crescente per stili di vita più sani e un consumo responsabile. (La Nuova Riviera)

Se ne è parlato anche su altre testate

– Riunione oggi al Masaf sui vini dealcolati, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida: sul tavolo l’atteso decreto per autorizzarne la produzione. Roma, 26 nov. (Agenzia askanews)

Lollobrigida accelera sui vini dealcolati e fa un passo indietro rispetto alle ultime dichiarazioni (fino all'ultimo mi batterò per nn chiamarli vini). (Gambero Rosso)

Salvo alcuni elementi certamente perfezionabili, Unione italiana vini (Uiv) ritiene che la bozza definisca un quadro normativo chiaro e dettagliato, in grado di tutelare la qualità del prodotto e l’informazione al consumatore. (Corriere del Vino)

Riunione al Masaf su vino dealcolato, Cia: servono risorse ad hoc

Lo certifica la presa di posizione di Assodistil, l'associazione nazionale industriali distillatori di alcoli e acquaviti che, da un lato, ha apprezzato la volontà del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida di chiudere l'iter normativo ma, dall'altro lato, ha puntato il dito su alcuni aspetti che il decreto non affronterebbe. (Gambero Rosso)

Sarebbe una rivoluzione e apre ottime opportunità per i nostri produttori di vino anche all’estero, dove la normativa è molto più avanti. Per questo il governo corre ai ripari venendo incontro alle richieste delle associazioni vitivinicole che si stanno battendo affinché anche in Italia si possano produrre vini senza alcol, tecnicamente dealcolati, o a basso tenore alcolico. (Corriere della Sera)

La normativa, frutto di un lavoro di mediazione con la filiera vitivinicola, si ispira al regolamento UE 2021/2117, che ha introdotto la possibilità di ridurre parzialmente o totalmente il contenuto alcolico nei vini, modificando l’allegato VIII del regolamento UE n. (Food Affairs)