Consiglio europeo, von der Leyen nominata per un secondo mandato alla presidenza della Commissione

Consiglio europeo, von der Leyen nominata per un secondo mandato alla presidenza della Commissione
AGI - Agenzia Italia INTERNO

"Penso che l'Italia debba far valere il suo ruolo, il suo peso e debba far valere il rispetto dei suoi cittadini, dei suoi interessi", ha proseguito in un punto stampa. Rispondendo a una domanda sulla decisione di votare contro Costa e Kallas, Meloni ha risposto: "Se fosse come si dice, cioè che se non sei d'accordo con alcune decisioni qualcuno te la fa pagare, sarebbe vergognoso. Escludo che sia così". (AGI - Agenzia Italia)

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Ascolta ora 00:00 00:00 Conclusa la partita sulle nomine del Consiglio europeo è entrata nel vivo la trattativa sulla composizione della maggioranza nell'europarlamento che dovrà votare i nomi indicati dai capi di Stato e di governo per i ruoli apicali nelle istituzioni europee e per definire le figure e le deleghe dei commissari. (il Giornale)

"Non sostengo e non ho sostenuto questa proposta, lo considero un grande errore e una mancanza di rispetto dei cittadini europei". "Io penso che la proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei sia sbagliata nel merito e nel metodo". (Tiscali Notizie)

Alla fine la fumata bianca al Consiglio europeo sui vertici delle future istituzioni Ue è arrivata. La popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l’ex premier socialista portoghese Antonio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. (Il Fatto Quotidiano)

Nomine Ue, la tattica della premier Meloni (che punta ancora al risultato)

Anche nella crescita 2023 Roma (+0,9%) tiene il passo della Francia (+0,9%) e ha batte la Germania, in recessione. Ma tutto ciò sembra non contare quando si prendono le decisioni su chi debba guidare la Ue (Milano Finanza)

Di Massimo Lodi (malpensa24.it)

Giorgia Meloni è tornata da Bruxelles nella notte tra giovedì e venerdì, comprensibilmente provata dalle trattative convulse al tavolo del Consiglio europeo, eppure convinta di aver agito per il meglio e «per il bene della nazione». (Corriere della Sera)