Meloni: nomine Ue sbagliate, un grande errore che non sostengo

Meloni: nomine Ue sbagliate, un grande errore che non sostengo
Tiscali Notizie INTERNO

Bruxelles, 28 giu. "Io penso che la proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei sia sbagliata nel merito e nel metodo". Così Giorgia Meloni a margine del Consiglio europeo a Bruxelles. "Non sostengo e non ho sostenuto questa proposta, lo considero un grande errore e una mancanza di rispetto dei cittadini europei". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma tutto ciò sembra non contare quando si prendono le decisioni su chi debba guidare la Ue Berlino, che ha imposto il ritorno del rigore, ha i suoi problemi di bilancio, con il debito che cresce più che in Italia. (Milano Finanza)

Conclusa la partita sulle nomine del Consiglio europeo è entrata nel vivo la trattativa sulla composizione della maggioranza nell'europarlamento che dovrà votare i nomi indicati dai capi di Stato e di governo per i ruoli apicali nelle istituzioni europee e per definire le figure e le deleghe dei commissari. (il Giornale)

Non era mai successo in 67 anni che l’Italia non votasse un presidente della Commissione di Bruxelles, come ha fatto l’altra sera su Ursula von der Leyen. Né era successo che votasse contro un presidente del Consiglio europeo, che poi però viene eletto. (Corriere della Sera)

Nomine Ue, il piano di Giorgia Meloni che punta su Marine Le Pen (e Donald Trump)

La premier ha affermato che la decisione sarebbe stata presa “attorno al caminetto” tra i rappresentanti di Governo e delle forze politiche che vararono a suo tempo la prima Commissione europea diretta da Ursula von der Leyen, per la riconferma di un secondo mandato, anziché scegliere attraverso il consenso nell’ambito del Consiglio europeo dei capi di Stato e di Governo. (opinione.it)

Quel giorno, come ha confermato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, gli eurodeputati con ogni probabilità voteranno, a scrutinio segreto, sull’elezione della presidente della Commissione indicata dai leader, Ursula von der Leyen. (Adnkronos)

E mentre i giornali esteri le attribuiscono la volontà di «stravolgere gli equilibri», alti funzionari Ue e rappresentanze diplomatiche degli stati membri dell’Unione Europea parlano di «errori strategici» che oggi le costano l’isolamento. (Open)