Orban e Fiala: gli “amici” di Giorgia Meloni e le diverse strategie dentro il Consiglio europeo

Orban e Fiala: gli “amici” di Giorgia Meloni e le diverse strategie dentro il Consiglio europeo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Alla fine la fumata bianca al Consiglio europeo sui vertici delle future istituzioni Ue è arrivata. La popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l’ex premier socialista portoghese Antonio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. Tutto questo senza il voto favorevole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha votato “no” a Kallas e Costa (unica tra i 27) mentre si è astenuta su von der Leyen, lasciando così aperta la strada di una trattativa che si concluderà il 18 luglio con il voto in plenaria al Parlamento Europeo (Il Fatto Quotidiano)

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"Penso che l'Italia debba far valere il suo ruolo, il suo peso e debba far valere il rispetto dei suoi cittadini, dei suoi interessi", ha proseguito in un punto stampa. Rispondendo a una domanda sulla decisione di votare contro Costa e Kallas, Meloni ha risposto: "Se fosse come si dice, cioè che se non sei d'accordo con alcune decisioni qualcuno te la fa pagare, sarebbe vergognoso. (AGI - Agenzia Italia)

La premier ha affermato che la decisione sarebbe stata presa “attorno al caminetto” tra i rappresentanti di Governo e delle forze politiche che vararono a suo tempo la prima Commissione europea diretta da Ursula von der Leyen, per la riconferma di un secondo mandato, anziché scegliere attraverso il consenso nell’ambito del Consiglio europeo dei capi di Stato e di Governo. (opinione.it)

Ursula von der Leyen sarà ancora presidente della Commissione europea per i prossimi cinque anni. La fumata bianca è arrivata poco prima della mezzanotte. I leader dei Ventisette, riuniti a Palazzo Europa a Bruxelles per il Consiglio europeo, hanno scelto con un’ampia maggioranza di sigillare il prossimo ciclo politico nel nome di Ursula. (il manifesto)

Nomine Ue, il piano di Giorgia Meloni che punta su Marine Le Pen (e Donald Trump)

Dopo aver ricevuto il via libera del Consiglio Europeo alla sua nomina come candidata alla presidenza della Commissione Europea, la numero uno dell’esecutivo Ue uscente deve passare dalla prova del voto parlamentare, dove la maggioranza c’è, ma rischia di non essere così solida come potrebbe sembrare. (EuNews)

«Se a Parigi si insedia il governo del Rassemblement National ne vedremo delle belle». E mentre i giornali esteri le attribuiscono la volontà di «stravolgere gli equilibri», alti funzionari Ue e rappresentanze diplomatiche degli stati membri dell’Unione Europea parlano di «errori strategici» che oggi le costano l’isolamento. (Open)

La presidente del Consiglio spiega così la decisione di andare allo scontro con i partiti europei della cosiddetta maggioranza Ursula. La faccia è scura, ma Giorgia Meloni, appena uscita dal Consiglio Ue di giovedì notte, ostenta fermezza: “Le persone mi rispettano in Italia, ma anche all’estero, perché non ho una doppia faccia“. (Il Fatto Quotidiano)