Il mercato del lavoro in Italia: a che punto siamo con i contratti

Il mercato del lavoro in Italia: a che punto siamo con i contratti
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Lanterna ECONOMIA

Negli ultimi anni, il mercato del lavoro italiano ha mostrato una vitalità crescente, come evidenziato dai dati più recenti. A giugno 2024, il saldo positivo delle posizioni lavorative nel settore privato ha raggiunto quota 440.000 nuove posizioni nel settore privato, confermando una tendenza di crescita del mercato. Il quadro attuale delle assunzioni in Italia Nel primo semestre del 2024, le assunzioni totali nel settore privato hanno superato i 4,2 milioni, una leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1,6%). (Lanterna)

Ne parlano anche altre testate

Ad agosto 2024, crescono occupati e inattivi, rispetto al mese precedente, a fronte della diminuzione dei disoccupati.Secondo quanto rilevato dall'ISTAT, il numero di occupati risulta in crescita rispetto al mese precedente (+0,2%, pari a +45mila unità) e raggiunge i 24 milioni 80 mila; l’aumento, spiega l'Istituto di statistica, coinvolge i dipendenti, sia permanenti – che raggiugono i 16 milioni 106mila – sia a termine, pari a 2 milioni 811mila; gli autonomi scendono a 5 milioni 163mila. (LA STAMPA Finanza)

Il quadro complessivo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente fotografa un aumento di 494mila lavoratori, un risultato incoraggiante che deve indurre a proseguire lungo la strada intrapresa, ovvero il rafforzamento degli investimenti sulle politiche attive, sulla formazione e riqualificazione professionale al fine di incentivare il matching tra domanda e offerta di lavoro. (Il Giornale d'Italia)

Scopriamo insieme qual è la situazione registrata dall’ISTAT sull’occupazione in Italia ad Agosto 2024 e cosa emerge dall’analisi del mercato del lavoro. Nel confronto con il mese precedente, il tasso di occupazione è stabile fino al 62,3%, quello di disoccupazione scende al 6,2% e il tasso di inattività sale al 33,4%. (Ti Consiglio)

Cresce l’occupazione ad agosto. La disoccupazione ai minimi dal 2007

È proprio vero che non esistono più le mezze stagioni. È il Paese delle contraddizioni apparenti, il nostro, che da un lato raggiunge il suo record occupazionale, ormai al 62,2% (ma con un pesante mismatch che si fatica sempre di più a colmare), mentre dall’altro non regge il confronto con un’area Ocse nella quale negli ultimi trent’anni il salario medio annuo è cresciuto del 32,5%, mentre noi non siamo stati in grado di raggranellare che un misero +1%, che, al netto dell’inflazione, si traduce in un potere d’acquisto addirittura diminuito del 6,9%. (Economy Magazine)

Tassinari (Fi): “Le imprese riconoscano ai giovani retribuzione adeguata a loro competenze”. Pirro (M5s): “Agevolare uscite anticipate dal mondo del lavoro” (il Giornale)

MILANO – Migliora l’occupazione ad agosto. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat il numero di occupati risulta in crescita rispetto al mese precedente (+45mila unità) e raggiunge i 24 milioni 80 mila. (la Repubblica)