Ucraina-Russia, telefonata Trump-Putin: “No all’escalation”
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(Adnkronos) – Contatto tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra tra Russia e Ucraina. Il neo presidente americano e il presidente russo hanno parlato giovedì in una telefonata, nel primo confronto diretto dopo le elezioni andate in scena il 5 novembre negli Stati Uniti. Il colloquio, riferisce il Washington Post, è avvenuto mentre Trump si trovava nel suo resort a Mar-a-lago, senza la mediazione del Dipartimento di Stato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Se ne è parlato anche su altri media
La notizia è stata confermata dall'intelligence sudcoreana, che descrive l'impiego circa 12.000 soldati nordcoreani, tra cui forze speciali, inquadrati in brigate destinate ad addestrarsi nella Russia orientale, con le prime unità già dislocate a Vladivostok e nella (Inside Over)
Ma, a differenza del novembre 2016, ora a Mosca non si è brindato alla vittoria di Donald Trump. All’establishment Usa conviene «la guerra». (L'Eco di Bergamo)
Due Paesi così lontani, sia geopoliticamente sia fisicamente (se escludiamo lo stretto di Bering), che riprendono a parlarsi. (Radio Radio)
– Le parole di Vladimir Putin sulla sua disponibilità a discutere una soluzione in Ucraina con Donald Trump, che ha vinto le elezioni presidenziali americane, non significano che gli obiettivi della Russia stiano cambiando in Ucraina: lo ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov secondo i media russi. (Agenzia askanews)
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commenta le parole del presidente russo Vladimir Putin, che si è definito disponibile al dialogo con il presidente americano eletto, Donald Trump. Peskov ha affermato, come riporta Interfax, che non ci sono ancora dettagli specifici su questo tema, ma ha sottolineato che “questa disponibilità, questa apertura rimane“. (LAPRESSE)
Una telefonata dal suo resort di Mar-a-Lago a Palm Beach, Florida, con l’aiuto di interpreti di fiducia e non di quelli del Dipartimento di Stato di cui non si fida. Una svolta, forse, nella guerra russo-ucraina, che dimostra come Trump voglia assolutamente mettere mano al dossier “Pace in Ucraina”, una delle promesse elettorali di maggior impatto. (ilmessaggero.it)