Mosca-Kiev, gli effetti non scontati di Trump
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Ma, a differenza del novembre 2016, ora a Mosca non si è brindato alla vittoria di Donald Trump. Come ha indicato con i suoi modi ineleganti l’ex presidente Medvedev, il «fronte anti-russo» a Washington è «bipartisan». Meglio non farsi illusioni! La logica è elementare: Trump è un businessman; per lui tutto ha un prezzo. All’establishment Usa conviene «la guerra». E se il «testardo» Trump - non contento dei costi del conflitto - si scontrerà con il «fortissimo establishment», secondo Medvedev, il tycoon «farà la stessa fine di JFK» nel 1963 (L'Eco di Bergamo)
La notizia riportata su altre testate
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Negli Stati Uniti Donald Trump parla alla NBC. Promette la fine della guerra in Ucraina, nuovi dazi commerciali, taglio delle tasse e soprattutto la lotta all’immigrazione clandestina con le deportazioni di massa. (TV2000)
Parla Putin: «Mi congratulo con Trump per la sua vittoria, sono pronto a parlare con lui. Sono pronto anche a riprendere i contatti con i leader occidentali». (ilgazzettino.it)
Ho già detto che lavoreremo con qualsiasi capo di Stato di cui il popolo americano si fida". "Vorrei cogliere l'occasione per congratularmi con lui, per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. (Adnkronos)
TRUMP E LE GUERRE L’affinità con Vladimir Putin si nutre di comuni valutazioni strategiche. Perché poi partirà la campagna di Mid Term, saranno rinnovati tutta la Camera e un terzo del Senato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il bilancio delle vittime degli attacchi russi di ieri nella città ucraina meridionale di Zaporizhzhia è salito a otto morti, mentre i feriti sono almeno 42. Lo rende noto il governatore regionale Ivan Fedorov. (Sky Tg24 )
(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)