Chi è Daniele Rezza, il ragazzo che ha confessato l'omicidio di Manuel Mastrapasqua: «Non pensavo di averlo ucciso, non ho visto sangue»

Chi è Daniele Rezza, il ragazzo che ha confessato l'omicidio di Manuel Mastrapasqua: «Non pensavo di averlo ucciso, non ho visto sangue»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere Milano INTERNO

Dopo aver ucciso Manuel Mastrapasqua, il 19enne Daniele Rezza aveva raccontato tutto ai genitori. Loro, sentiti dai carabinieri, hanno detto di «non avergli creduto». Mamma e papà non sono indagati. Ma c’è il sospetto che abbiano avuto un ruolo nelle fasi successive all’omicidio. Perché è il padre del 19enne ad accompagnare il figlio sabato mattina alla stazione di Pieve Emanuele, la più vicina a Rozzano, dove il ragazzo prenderà un treno per Alessandria e da lì, come ha raccontato al pm Letizia Mocciaro e ai carabinieri del Nucleo investigativo, voleva poi dirigersi verso la Francia. (Corriere Milano)

Ne parlano anche altri media

Daniele Rezza era uscito di casa quella notte con il coltello in mano, ha incrociato sulla sua strada Manuel Mastrapasqua che stava chattando con la sua fidanzata di ritorno dal lavoro. Era cassiere in un supermercato di via Farini Milano, aveva finito il turno a mezzanotte, poi aveva preso il metrò e il tram per raggiungere casa. (Vanity Fair Italia)

Essere uccisi per un paio di cuffie da 15 euro. Un lungo viaggio in notturna quello di Manuel, che dopo aver preso alcuni mezzi è tornato a Rozzano per fare rientro a casa. (il Giornale)

Daniele Rezza, L'autore dell'omicidio di Rozzano ai danni di Manuel Mastrapasqua è stato arrestato alla stazione di Alessandria. 19enne con precedenti per furto e rapina, ha confessato di aver ucciso il 31enne che tornava a casa da un turno di lavoro al Carrefour di via Farini, a Milano. (Il Giornale d'Italia)

Manuel Mastrapasqua, la sorella: "Un sms alla fidanzata, poi è morto"

In quel momento Daniele Rezza, 20 anni da compiere, si trovava al comando dei carabinieri di Milano per rispondere all'interrogatorio. Un invito a "fare giustizia". (MilanoToday.it)

Il giovane, in stato di fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato e rapina, avrebbe colpito con un unico fendente al petto la vittima per poi scappare soltanto con le cuffie, lasciando a terra il portafoglio e il cellulare. (Liberoquotidiano.it)