Luca Casarini dell'ong Mediterranea: «Il ministro Salvini assolto? E noi metteremo più barche per salvare i migranti»
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«La nostra risposta alla sentenza che assolve Salvini? Ancora più navi di prima, ancora più in mare di prima». Mentre continua a girare l’Italia per presentare il libro scritto con Gianfranco Bettin La cospirazione del bene, Luca Casarini, il notissimo attivista mestrino, affila le «armi» della dialettica e risponde alle provocazioni di gli chiede conto del «morale delle truppe» dopo l’assoluzione dell’ex ministro dell’Interno, ora ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 persone della nave della ong Open Arms a Lampedusa nell’agosto del 2019. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Oggi no, domani forse. Cosa vuol fare “da grande”, Matteo Salvini? Davvero ora che i giudici di Palermo hanno bollinato la legittimità dei suoi «porti chiusi» contro i migranti si è messo in testa di tornare al Viminale, poltrona già occupata all’epoca del Conte I e poi negatagli quando il centrodestra è tornato all’esecutivo? Lui si affretta a rassicurare: «Piantedosi è un amico, un fratello. (ilmessaggero.it)
Giorgia Meloni, al termine del vertice Nord-Sud in Finlandia, risponde sulla possibilità che Salvini torni al Viminale, ipotesi che il ministro, appena assolto in primo grado nel processo Open Arms, non ha escluso. (Fanpage.it)
Il deputato di Forza Italia è d'accordo: "Ha ragione il guardasigilli, occorre intervenire". Avs: "Allora paghino anche i ministri che sbagliano" (Il Fatto Quotidiano)
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla possibilità che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale, al termine del vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese. (la Repubblica)
Milano, 22 dic. – Al ministero dell’Interno “c’è un amico, cioè una persona che ha la mia amicizia e la mia fiducia come Matteo Piantedosi. (Agenzia askanews)
È vero che una condanna — solo in primo grado, però — gli avrebbe permesso di mimarsi ammanettato, martire del giustizialismo, nuovo Berlusconi. Ma Salvini era già sconfitto e questa assoluzione acca… Vito Mangano — Roma (la Repubblica)