Cerimonia d'apertura? Come Parigi, un passo avanti

Cerimonia d'apertura? Come Parigi, un passo avanti
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Il Fatto Quotidiano SPORT

Sarà perché amo Parigi. Ma la cerimonia d’apertura dei Giochi di Parigi è stata genialmente bella. Audace. Beffarda. La più improbabile, senza dubbio anche la più arrischiata. Ma affascinante. E rivoluzionaria: ha sverniciato e messo in soffitta tutte le altre cerimonie che l’hanno preceduta. Ha portato fuori da uno stadio un rituale ormai invecchiato ed impolverato, l’ha rivitalizzato sfruttando la Senna e i monumenti emblematici che la costeggiano. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Perfino il ritrovato rintocco delle campane di Notre Dame, il primo dopo l'incendio che la devastò nel 2019. (Secolo d'Italia)

Bisogna entrarci per capire. Metal detector all’ingresso, perquisizioni minuziose nelle borse. Tanto per ricordarsi che quello che c’è fuori da qui è decisamente più brutto. Poi inizia un’altra storia. (Avvenire)

È stato un gesto di rottura che ha creato un prima e un dopo e questo a noi piace. Tra quattro anni a Los Angeles, gli americani ritorneranno al classico o si spingeranno oltre? Organizzeranno l’evento dentro gli studios di Hollywood? La cantante franco-canadese, 56 anni, ha chiuso la cerimonia interpretando con magnificenza “L’inno all’amore”, una canzone di Edith Piaf, immensa cantautrice francese (1915-1963). (La Gazzetta dello Sport)

Olimpiadi di Parigi, la sfilata sulla Senna si rivela un flop: un buco nell’acqua

La Carmen di Bizet, la letteratura e il cinema francesi citati in uno dei segmenti. Parigi è città dell'amore per tutti. (Vanity Fair Italia)

Agitata dal maltempo e sotto una pioggia torrenziale, per una navigata in cui non sono mancati diversi momenti difficili evidenti. (Fanpage.it)

Fradicia grandeur. Danneggiato lo spettacolo e speriamo solo quello vista l’acqua … (La Stampa)