Marco Travaglio sullo stop ai fact checker di Meta: “Ottima notizia, basta con censura sui crimini israeliani a Gaza"

Marco Travaglio sullo stop ai fact checker di Meta: “Ottima notizia, basta con censura sui crimini israeliani a Gaza
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Il Giornale d'Italia ECONOMIA

Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, ha accolto con favore la decisione di Mark Zuckerberg di eliminare i fact checker su Meta, definendola "un'ottima notizia". Intervenendo a Otto e Mezzo su La7, Travaglio ha spiegato: Meno male, è un’ottima notizia. È bellissima l’idea di fare i fact checking, ma il problema è che bisogna investire qualcuno del compito di impancarsi a ministro della Verità, orwellianamente parlando. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

“Joe Biden l’ha chiamata una pandemia dei non vaccinati, Andrew Neil già di quella parrocchia ha parlato di punire i non vaccinati, Jeremy Wein ha parlato, in senso figurato, di tenere le persone a terra e di vaccinarle con la forza”, ha accusato il presentatore. (Il Giornale d'Italia)

Facebook e Instagram dicono addio al fact checking e seguono il modello di X, il social di Elon Musk. La svolta di Meta conferma la linea 'friendly' nei confronti del nuovo presidente degli Stati Uniti, consolidata con la nomina del repubblicano Joel Kaplan come Chief of Global Affairs di Meta e con l'inserimento di Dana White nel Cda: il numero 1 dell'UFC è sempre stato un 'trumpiano' doc e dopo il trionfo del presidente nelle elezioni del 5 novembre ha avuto anche l'onore di salire sul palco nella festa post-voto. (Adnkronos)

PUBBLICITÀ Nei prossimi mesi Meta introdurrà gradualmente un sistema di "note della comunità" per semplificare le sue politiche di fact-checking. Preoccupazione per possibile aumento della disinformazione (Euronews Italiano)

Stop al fact-checking nei social di Meta, l'annuncio di Zuckerberg dopo gli errori del team

Adesso, ben che andrà, il rispetto delle regole non si allontanerà dal territorio del Vecchio continente. La decisione di Meta di sospendere, «a cominciare dagli Stati Uniti», le pratiche di moderazione dei contenuti online su Facebook, Instagram e Threads in nome della «libertà d’espressione» è vista, nei palazzi Ue, come la conferma della turbo-deregulation in arrivo con il ritorno del tycoon alla Casa Bianca, per di più affiancato stavolta dal patron di X Elon Musk. (ilmessaggero.it)

Lo ha annunciato il ceo di Meta Mark Zuckerberg in quello che a media e analisti appare l'ennesimo inchino a Donald Trump e al nuovo clima ideologico della destra, che privilegia l'assoluta libertà di espressione sulla lotta contro la disinformazione e l'odio in rete. (ilgazzettino.it)

In un video pubblicato su Instagram, Facebook e Threads, Mark Zuckerberg ha annunciato lo stop al fact-checking su tutte le piattaforme Meta. Come cambieranno le cose (Virgilio Notizie)