Coronavirus, "test rapidi comprati in Cina non funzionano bene"

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Sintetizzano così il problema fonti anonime che hanno partecipato alle prime prove e a cui dà voce il giornale El Pais.

El Pais ha puntato i riflettori sui test rapidi prodotti dall'azienda cinese Bioeasy di Shenzhen.

I riflettori sono puntati sui test rapidi prodotti dall'azienda cinese Bioeasy di Shenzhen.

Secondo El Pais, dalla Bioeasy la Spagna ha acquistato 340.000 test rapidi.

(Afp). I test rapidi che la Spagna ha ordinato in Cina "non individuano i casi positivi come si sperava". (Adnkronos)

Su altre testate

Lo ha annunciato stamani la Commissione sanitaria nazionale, rilevando che nessuno dei nuovi casi è stato registrato nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia. Le nuove infezioni, ha riferito la Commissione, sono tutti casi "importati" dall’estero. (La Sicilia)

Il gruppo è composto da 14 medici specialisti di ospedali e del centro per la prevenzione e la cura delle malattie, tra cui esperti di malattie infettive, pneumologia, epidemiologia e medicina tradizionale cinese (AGI - Agenzia Italia)

Londra, 26 mar – L’idea di ridurre in maniera poco graduale le misure atte a evitare il contagio tra cittadini che anima la Cina potrebbe, in realtà, rivelarsi terribilmente controproducente. (Il Primato Nazionale)

E lo stesso è previsto per i vettori stranieri con la Cina: un solo volo operato su base settimanale. La Cina chiude le frontiere: teme i contagi di ritorno. Sospesi gli ingressi a tutti gli stranieri e riduzione dei voli internazionali per il Paese che in questi giorni aveva azzerato i contagi interni. (Ticinonews.ch)

Perché in Italia il modello cinese non è replicabile. "In Cina nessuno usciva di casa ma non possiamo assolutamente replicare quel modello, abbiamo i limiti di una democrazia", ha detto oggi il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, su Rai 1. (Today)

Roma, 25 mar. Sul volo charter partito dall'aeroporto internazionale Fuzhu Changie alle 11:10 locali, con destinazione Milano (arrivo previsto alle 16:45 italiane) sono state caricate otto tonnellate di materiale medico, donato dalla provincia sudorientale cinese: tra le altre cose, fanno parte della donazione circa 320mila mascherine, 30 ventilatori polmonari, 3.000 tute protettive. (Tiscali.it)