Mercato auto Europa, a febbraio immatricolazioni a -3,1%. Bene le ibride non ricaricabili, in crescita le EV
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A febbraio calano le immatricolazioni in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK): sono state registrate 963.540 autovetture, con una contrazione su febbraio 2024 del 3,1%. La battuta d’arresto è ancora più grave (-16,2%) se confrontata ai livelli ante-crisi da pandemia. Sicché i risultati del primo bimestre sono in passivo: 1.959.580 immatricolazioni, con un calo del 2,6% sullo stesso periodo del 2024 (e di ben il 17,5% sul livello ante-pandemia). (Il Fatto Quotidiano)
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Ed entrambe lo fanno, però, continuando a scendere sempre più in basso, con un crollo continuo delle vendite di auto in Europa. A febbraio il calo delle immatricolazioni di nuove vetture in Europa è stato del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2024, con la peggior flessione registrata negli ultimi cinque mesi. (LA NOTIZIA)
Un dato in calo del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2024, dopo gennaio a -2,1%. Infatti, calcolando i primi due mesi del 2025 le immatricolazioni sono state 1.959.580, con una flessione del 2,6%. (La Gazzetta dello Sport)
Colpisce il crollo di Tesla, mentre Stellantis nonostante festeggi una ripresa nella quota di mercato, resta in flessione. Si tratta della peggiore flessione degli ultimi cinque mesi e conferma la fase difficile che il settore sta attraversando. (Torino Cronaca)
Il mercato dell’auto non gode di ottima salute, lo sappiamo. Ce lo confermano oggi i dati del report ACEA: a febbraio sono state immatricolate in Europa Occidentale 963.540 auto. Rispetto allo stesso periodo del 2024, la flessione è del 3,1%. (Rinnovabili)
La battuta d’arresto è ancora più grave (-16,2%) se confrontata ai livelli ante-crisi da pandemia. Sicché i risultati del primo bimestre sono in passivo: 1.959.580 immatricolazioni, con un calo del 2,6% sullo stesso periodo del 2024 (e di ben il 17,5% sul livello ante-pandemia). (La Stampa)
Le immatricolazioni a febbraio sono scese del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2024, segnando il peggior risultato degli ultimi cinque mesi. I dati diffusi dall’Acea (Associazione Europea dei Costruttori Auto) confermano le difficoltà. (Panorama)