Dazi, Consorzio Vino Chianti a governo: rischiamo blocco esportazioni

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Agenzia askanews INTERNO

Milano, 21 mar. – “Un dazio del 200% sulle esportazioni di vino negli Stati Uniti significherebbe il blocco totale delle vendite Oltreoceano e metterebbe in ginocchio le aziende produttrici, che con i magazzini pieni sarebbero costrette a fermare la produzione e a ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti”. A scriverlo è il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi in una lettera indirizzata ai ministri Francesco Lollobrigida, Antonio Tajani e Adolfo Urso, in merito ai dazi sulle bevande alcoliche europee che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di voler introdurre. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altri media

Due settimane in più, invece, serviranno a negoziare con Washington alla ricerca di una «soluzione condivisibile per tutti». Due settimane in più di tempo per evitare una guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti che affosserebbe - stima la Bce - una crescita dell’Eurozona già debole, facendole perdere anche mezzo punto percentuale. (ilmessaggero.it)

«Speriamo che il lavoro di diplomazia porti risultati, perché le dinamiche dei dazi al rialzo danneggiano l'economia mondiale», spiega Sandro Bottega, patron dell'omonima azienda vitivinicola veneta di produzione di Prosecco e distillati. (Italia Oggi)

E come ci si riesce?«L’Italia ha quasi 70 miliardi di export verso gli Usa, di cui 8 miliardi solo dal Veneto. «I dazi non ce li possiamo permettere». (Corriere della Sera)

La Commissione europea ha rinviato di due settimane l’avvio dei dazi sugli Stati Uniti che erano stati annunciati come risposta a quelli lanciati dal presidente americano Donald Trump. (Tiscali Notizie)

Lo rivela lo studio condotto dal Sole 24 Ore e riportato da Will Media. Le tasse sull’export imposte dalla Casa Bianca colpiscono soprattutto la provincia dell’Aquila, la più esposta in tutta Italia alle esportazioni verso gli Stati Uniti d’America. (ilGerme)

Al Senato le proiezioni dei Democratici hanno fissato a 45 dollari, rispetto agli attuali 15, il costo di una bottiglia di Prosecco qualora Trump confermasse di imporre tariffe al 200%. Improbabile ma non impossibile che succeda. (RSI Radiotelevisione svizzera)