Il vino ha bisogno del libero scambio con il Mercosur
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L'accordo di libero scambio tra l'Unione Europea e il Mercosur, che coinvolge Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia, continua a suscitare dibattiti accesi. L'Unione Italiana Vini, rappresentata dal segretario generale Paolo Castelletti, ha espresso preoccupazione per il rifiuto del ministro Francesco Lollobrigida di sostenere l'accordo. Castelletti ha sottolineato l'importanza del Mercosur per il settore vinicolo, che rappresenta una delle principali voci attive nella bilancia commerciale con l'estero. Egli ha criticato il ritorno all'autarchia, ritenendolo pericoloso per l'agricoltura italiana.
Nel frattempo, in Francia, gli agricoltori hanno bloccato il traffico a Bordeaux con un convoglio di trattori e camion, protestando contro l'accordo commerciale e chiedendo migliori salari e condizioni di lavoro. La protesta, giunta al terzo giorno, riflette la ferma opposizione a un'intesa che, secondo i manifestanti, potrebbe danneggiare l'agricoltura locale a causa degli standard ambientali meno rigorosi dei prodotti sudamericani.
Anche in Italia, Confagricoltura ha manifestato preoccupazione per l'accordo Mercosur. L'associazione ha sensibilizzato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i ministri Tajani e Lollobrigida, inviando loro una lettera firmata da oltre 50 associazioni agricole e cooperative europee. La missiva, indirizzata alla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e al presidente del Consiglio UE, Victor Orban, chiede radicali modifiche all'accordo, temendo che possa compromettere la sicurezza alimentare e aumentare la concorrenza sleale.
Le proteste contro l'accordo UE-Mercosur continuano a crescere in tutta Europa. Le associazioni di categoria, come la francese Via Campesina, criticano l'intesa per favorire maggiori importazioni agricole sudamericane, prodotte con standard ambientali inferiori rispetto a quelli europei.