Travaglio sul Nove: “Grillo che vuole l’estinzione del M5S? Lo deciderà la base, non lui dal suo salotto: quell’idea padronale non esiste più”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Grillo che vuole l’estinzione del M5S? Lo deciderà la base, non lui dal suo salotto: quell’idea padronale non esiste più”. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico condotto da Luca Sommi su Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi a proposito della polemica scoppiata tra il fondatore del M5S e il suo presidente e leader. “Anche la leadership di Conte, come la durata del mandato di garante di Grillo e tutte le questioni che sono sul tappeto sono rimessi alla base. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Il sabato del Movimento 5 Stelle viene scosso, di primo mattino, dalle parole del fondatore, Beppe Grillo, che torna a sparare a zero contro il presidente Giuseppe Conte, definendolo ‘mago di Oz dei 22 mandati’ e dicendo, in sostanza, che il Movimento “è evaporato, non c’è più”. (LAPRESSE)

Il punto è che, secondo il comico fondatore il M5S è già stato ucciso, dall’avvocato, e lui si limita a certificarne la morte, auspicandone la risurrezione altrove. Beppe Grillo ha detto che «Cinque Stelle è compostabile». (Liberoquotidiano.it)

Al netto dei botta e risposta al vetriolo ("il La cacciata del comico da parte di Conte è l'epilogo di un divorzio che viene da lontano. (Secolo d'Italia)

Raggi, Toninelli (e pochi eletti) Chi è rimasto con il garante

Così Giuseppe Conte, a margine di un'iniziativa elettorale a Cesena, replica alle parole di Beppe Grillo sul Movimento 5 Stelle. "Un padre ha il diritto a dar la vita, non a dare la morte ai figli. (Tiscali Notizie)

I vertici M5S si sentono sicuri di avere dalla loro una larga maggioranza degli eletti in Parlamento e in Europa. Le truppe si schierano. (Corriere della Sera)

Con un esercizio di fantasia, pensate come sarebbe stato dieci anni fa, e pare davvero un secolo: un presidente di Regione arrestato, poi scaricato dai suoi, Beppe Grillo che avrebbe messo le vele allo tsunami dell’indignazione collettiva, recependola e amplificandola. (La Stampa)