«Ecco perché parliamo di genocidio»
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Dopo le parole di papa Bergoglio, la relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese spiega in che modo l’esercito israeliano sta agendo per cancellare la vita a Gaza Dall’inizio della devastante guerra di Israele contro la popolazione di Gaza, tredici mesi fa, Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni unite per i territori palestinesi occupati, ha acquisito fama internazionale come cronista pubblica, anatomista legale e oppositrice politica del genocidio (Jacobin Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo dice Papa Francesco nel suo nuovo libro “La speranza non delude mai. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”. (Agenzia askanews)
Passano diverse ore prima che l’ambasciata di Tel Aviv presso la Santa Sede prenda posizione – con estrema nettezza – nei confronti delle parole del Papa che, in un’anticipazione pubblicata ieri su La Stampa, suggeriva la necessità di «indagare con attenzione per determinare se (quello che accade a Gaza, ndr) s’inquadr… «Il 7 ottobre è stato un genocidio: Israele ha diritto di difendersi». (La Stampa)
Bergoglio domenica 17 novembre ha stupito solo gli stolti, quelli che nel Vangelo non riconoscono di essere parte di una vita e di una convivenza che ha bisogno della pace personale e dei popoli, pace sociale e pace spirituale. (L'Eco di Bergamo)
Il Papa, mentre tutto il mondo fronteggia la crescita violenta di un antisemitismo senza precedenti dalla seconda guerra mondiale, col suo nuovo libro La speranza non delude mai, Edizioni Piemme, fornisce legna per questo fuoco. (il Giornale)
Secondo lui, è un «insulto» utiliz… Si dice «sorpreso» Ariel Muzicant quando parla delle recenti dichiarazioni di Papa Francesco sulla necessità di aprire delle indagini per stabilire l’esistenza di un genocidio a Gaza da parte di Israele (La Stampa)
ROMA. «È sbagliato usare la parola “genocidio” con questa facilità, mi chiedo se il Papa e i suoi collaboratori si siano resi davvero conto della pesantezza di questa affermazione». (La Stampa)