Addio a Cesare Ragazzi. Il re dei capelli "meravigliosi". Non ha mai smesso di inventare

Addio a Cesare Ragazzi. Il re dei capelli meravigliosi. Non ha mai smesso di inventare
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È morto venerdì sera nella sua casa di Bazzano per un malore improvviso Cesare Ragazzi, il noto imprenditore e personaggio televisivo diventato famoso dagli anni Settanta per l’invenzione e la promozione pubblicitaria diretta della sua "idea meravigliosa": ovvero quella di una ‘protesi tricologica’ (una parrucca) che definiva con l’acronimo ‘Cnc’ (Capelli naturali a contatto), applicata direttamente sul cuoio capelluto attraverso un apposito nastro adesivo. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

Aveva 83 anni. Il sorriso un po’ guascone e il saluto che è stato un po’ il suo marchio di fabbrica per tutta la vita, erano stampati nel ricordo del funerale che è stato distribuito ieri mattina ai tanti partecipanti al rito funebre dell’imprenditore originario di Bazzano morto venerdì scorso, al termine di una breve malattia, a casa, circondato dall’affetto dei suoi famigliari. (il Resto del Carlino)

Ma unirlo ai nomi dei signori di cui sopra no: per lui era quasi un affronto. Peggio ancora paragonarlo a Guido Angeli, Wanna Marchi, il ‘baffo’ Roberto da Crema o a Giorgio Mastrota: si infuriava. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nacque così, nella sua mente fervida d… Allora io ho pensato che se una cosa si tira via, si può anche mettere». (La Repubblica)

Cesare Ragazzi, l’icona degli anni ’80 con in testa un’idea meravigliosa

Un gigante che si beffava delle battute altrui e che di Cesare Ragazzi divenne amico. Lucio se n’è andato nel 2012, Cesare ci ha lasciati due giorni fa a 83 anni. (Corriere della Sera)

BOLOGNA – “Lui ora avrebbe detto: ‘Salve a tutti e buona vita’”. Ragazzi, nel ritratto che ne ha dipinto la parente, “riusciva a strappare un sorriso a chiunque, metteva la sua passione in tutto ciò che faceva. (La Repubblica)

Bologna – il tempo in cui Milano era da bere, il colore sempre vivo, i cuori di panna, le camicie coi baffi, i mulini bianchi, gli uomini non dovevano chiedere mai, lui si mise in testa un’idea meravigliosa. (La Repubblica)