Ercolano, il lavoro nero è una piaga: il grado estremo della precarietà
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“Hanno fatto la fine delle mosche”. Sono le parole della madre di Aurora e Sara, le due gemelle i cui corpi sono stati dilaniati dall’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio di Ercolano, in provincia di Napoli. È la fine che fanno ogni giorno troppi lavoratori e troppe lavoratrici. In Campania dall’inizio dell’anno siamo a 67 lavoratori morti sui posti di lavoro, 31 tra Napoli e provincia. Un trend in crescita rispetto ai già pessimi risultati dell’anno precedente. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
I corpi non sono più corpi. L’esplosione di lunedì nella fabbrica clandestina di fuochi d’artificio a Ercolano, dove le due gemelle avevano appena iniziato a lavorare, le ha rese qualcosa che non è giusto raccontare. (Corriere della Sera)
Le vittime dell'esplosione: le gemelle Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu (Ansa)Missing Credit E non si esclude che, appena verrà conferito l’incarico per le autopsie delle vittime, possa essere iscritto ufficialmente nel registro degli indagati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ercolano. è intestato a una tredicenne l’immobile andato in frantumi in via Patacca a Ercolano, dove era stata allestita una fabbrica di fuochi di artificio illegale: il reale proprietario è il padre della bambina – un napoletano di 38 anni – denunciato a piede libero. (Metropolisweb)
Servizio di Federico Plotti Morto sul lavoro a Torino. A Ercolano tre giovani vittime (TV2000)
A cura di Nico Falco 1 (Fanpage.it)
L'uomo, che ha intestato la proprieta' alla figlia 13enne, si era presentato ieri sera con il suo avvocato in caserma dai carabinieri, cui la procura di Napoli, titolare del fascicolo aperto ieri (pm Vincenzo Toscano), ha delegato le indagini. (ROMA on line)