Ercolano, la casa esplosa intestata a una 13enne
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ERCOLANO. È stato denunciato per omicidio colposo plurimo aggravato, disastro colposo, detenzione illecita materiale esplodente l'uomo di 38 anni che e' il reale proprietari del fabbricato di via Patacca 94 a Ercolano in cui era stata allestita una fabbrica clandestina di 'botti' esploso ieri intorno alle 15. L'uomo, che ha intestato la proprieta' alla figlia 13enne, si era presentato ieri sera con il suo avvocato in caserma dai carabinieri, cui la procura di Napoli, titolare del fascicolo aperto ieri (pm Vincenzo Toscano), ha delegato le indagini. (ROMA on line)
La notizia riportata su altri giornali
Secondo quanto si è appreso l'onda d'urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell'esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico. (Tiscali Notizie)
Non ci sono volti da riconoscere, guance da baciare, occhi da socchiudere con quel gesto lieve della mano che serve a illudersi di dare serenità all’espressione di chi se n’è andato ma è anche un modo per fare un’ultima carezza. (Corriere della Sera)
L'immobile in cui si trovava la fabbrica di fuochi d'artificio esplosa ieri ad Ercolano (Napoli) è intestato a una ragazzina di 13 anni. È quello che hanno scoperto gli inquirenti indagando sulla tragedia che, nel primo pomeriggio di ieri, è costata la vita a tre giovani: Samuel Tafciu, 18 anni, e le gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26. (Fanpage.it)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Morto sul lavoro a Torino. A Ercolano tre giovani vittime (TV2000)
È la fine che fanno ogni giorno troppi lavoratori e troppe lavoratrici. In Campania dall’inizio dell’anno siamo a 67 lavoratori morti sui posti di lavoro, 31 tra Napoli e provincia. Un trend in crescita rispetto ai già pessimi risultati dell’anno precedente. (Il Fatto Quotidiano)
Le vittime dell'esplosione: le gemelle Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu (Ansa)Missing Credit E non si esclude che, appena verrà conferito l’incarico per le autopsie delle vittime, possa essere iscritto ufficialmente nel registro degli indagati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)