Ideona meloniana: niente indagini sugli agenti che sparano per lavoro
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La tesi che l'inchiesta dei confronti del carabiniere Luciano Masini sia un atto dovuto, che non avrà conseguenze penali nei suoi confronti e che è utile principalmente a fare l'autopsia sul corpo di Muhammad Sitta, l'accoltellatore di Villa Verucchio, non convince del tutto il centrodestra. Che pensa, con Fratelli d'Italia in prima fila, a cambiare la legge che consente di indagare un componente delle forze dell'ordine che spara durante il suo lavoro, per fermare qualcuno che sta compiendo un reato. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre testate
"Servono leggi a tutela degli operatori delle forze dell’ordine". (Gazzetta di Parma)
– Quel pomeriggio, prima di impugnare un coltello e ferire quattro persone, nel bel mezzo dei festeggiamenti per il Capodanno, Muhammad Sitta “era stato a Rimini, dove c’è la moschea”. Chi lo ha visto, lo descrive come “disperato”, “con lo sguardo perso nel vuoto”. (il Resto del Carlino)
«Mio nipote non era un terrorista, non era radicalizzato, non apparteneva ad alcun gruppo. Lui era estraneo a certi ambienti». Queste le parole al Corriere Romagna di Samir Mahmud Alfar, fratello della mamma di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, l’egiziano 23enne che la notte di Capodanno ha accoltellato quatto persone prima di essere fermato dai carabinieri e ucciso da colpi di pistola sparati dal comandante della stazione di Verucchio (Rimini). (Open)
– “Siano fatte immediatamente le indagini e se risulta che il militare, come sembra, ha fatto soltanto il proprio dovere, venga non solo scagionato dalle accuse, bensì premiato per aver svolto con merito il proprio lavoro”. (il Resto del Carlino)
Ci domandiamo però perché nessuno abbia fatto nulla per aiutare Muhammad a curarsi. Erano mesi che dava segni di squilibrio mentale. (il Resto del Carlino)
La notte di Capodanno si è conclusa tragicamente a Villa Verucchio, con la morte di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, un giovane egiziano di 23 anni ucciso durante un intervento delle forze dell’ordine. (giornalesm.com)