Putin elogia Trump: «Pronti per riaprire i contatti con un uomo coraggioso». E sulla Nato: «Non ha più senso»
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«È un uomo molto coraggioso. Le cose che ha detto sulla ripresa dei rapporti con la Russia e sulla sua volontà di favorire una soluzione della crisi ucraina sono come minimo degne di attenzione. E approfittando dell’occasione, vorrei congratularmi con lui per l’elezione alla carica di presidente degli Stati Uniti». Tre minuti e 24 secondi di amorosi sensi. Per arrivarci, le persone collegate con l’annuale conferenza al Club Valdai, il più importante forum di discussione moscovita, hanno dovuto attraversare il deserto del consueto soliloquio sul nuovo mondo multipolare. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Questo è semplicemente un vero e proprio anacronismo", ha dichiarato Putin. (Sky Tg24 )
Se vorrà riprendere i contatti, sono pronto». Le parole che tutti si aspettavano da Vladimir Putin arrivano soltanto dopo oltre due ore di solite dissertazioni sulla «minoranza globale che si preoccupa soltanto di mantenere il suo dominio» e sul «mondo multipolare emergente»… (la Repubblica)
"La Russia lavorerà con qualsiasi capo di Stato di cui il popolo americano si fidi e ciò che Donald Trump ha detto sul desiderio di ripristinare le relazioni con noi per aiutare a risolvere la crisi Ucraina, mi sembra che meriti attenzione", ha affermato durante la sessione plenaria del Valdai international discussion club a Sochi. (Il Giornale d'Italia)
Come se il tycoon non avesse mai parlato del dossier, come se solo i democratici si fossero interessati alle sorti di Kiev. Cosa ne sarà dell’Ucraina? La domanda è tornata di moda nelle scorse ore, dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane. (Nicola Porro)
Tra il 2016 e il 2020 Trump e Putin, nonostante la semplicistica narrazione di due leader sulla stessa linea che è altamente fuorviante per analizzare i rapporti tra USA e Russia, non hanno avuto relazioni distese: nella sostanza Washington ha aumentato la pressione su Mosca con sanzioni economiche sempre maggiori dopo l’avvio della prima guerra nel Donbass, ha preparato il terreno per l’arrivo della guerra su larga scala in Ucraina nel 2022, e sulla scacchiera internazionale ha contribuito alla polarizzazione e alla destabilizzazione, tra la sospensione dell’accordo sul nucleare con l’Iran e l’intesa con i Talebani per il ritiro dall’Afghanistan, poi realizzato da Joe Biden nel 2021. (RSI.ch Informazione)
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non essere a conoscenza di piani del presidente Vladimir Putin di congratularsi con Trump, perché gli Usa sono «un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra» contro la Russia (La Stampa)