I sondaggi freddano la sbornia elettorale del Pd: la fiducia degli italiani nel governo Meloni è stabile
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Il Pd è in piena sbornia post-vittoria e sogna, come accaduto per la Sardegna, la spallata. Stando alla baldanzosa narrazione progressista il voto emiliano e umbro sarebbe il segnale inequivocabile della crisi della maggioranza, del cattivo stato di salute del governo, della battuta di arresto di Giorgia Meloni. Elly Schlein, ringalluzzita dalla prova di forza anche con gli alleati, la spara grossa parlando di una premier distante dalla realtà, chiusa nelle sue stanze, destinata a un imminente declino. (Secolo d'Italia)
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Le elezioni in Umbria e in Emilia Romagna hanno fatto gioire il centrosinistra e in particolare il Partito Democratico di Elly Schlein che nelle due regioni ha raccolto rispettivamente il 30,2 per cento 42,9 per cento, cannibalizzando, almeno in parte, il consenso degli alleati. (Today.it)
Nell'ultima rilevazione SWG per La7 realizzata prima della doppietta rossa in Emilia Romagna e in Umbria, il primo partito è FdI con il 29,6% (cede uno 0,2% rispetto alla scorsa settimana). Buone notizie anche per gli altri partiti del centrodestra. (ilmessaggero.it)
Bene Movimento 5 stella e Lega in controtendenza rispetto ai risultati delleRegionali, con il Carroccio che segna il miglior risultato post elezioni europee. (Lettera43)
In attesa di capire se questi esiti abbiano avuto delle conseguenze sui sondaggi, la Supermedia vede una lieve flessione per Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che perde lo 0,4% rispetto alla Supermedia di due settimane fa, restando comunque primo partito. (Liberoquotidiano.it)
Fratelli d’Italia resta il primo partito in Italia con un gradimento del 29,3%, in calo dello 0,2% rispetto a una settimana fa e dello 0,3% rispetto al mese scorso. Per quanto riguarda gli altri partiti, il Movimento 5 Stelle si attesta al 10,6%, stabile sulla settimana e con un +0,1% sul mese. (Liberoquotidiano.it)
Dopo il voto alle Regionali con la vittoria del centrosinistra in Emilia Romagna e Umbria, la narrazione della sinistra è del tutto distante dalla realtà. Il mantra alla fine è sempre lo stesso quando, a volte pure di corto muso (ricordate la Sardegna?), i progressisti battono i moderati: "Meloni bocciata", "problema nel centrodestra", "il vento sta cambiando", e chi più ne ha più ne metta. (Liberoquotidiano.it)