Morte Isotta, non faceva sconti: era sfrontato e impietoso anche verso sé stesso
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Eppure smettere i panni del critico permise al saggista Isotta di prendere il volo e planare, magistralmente, sui temi davvero congeniali.
In questo era coraggioso e sfrontato (di una sfrontatezza molto nostra, molto napoletana intendo).
Il saggista Isotta, negli ultimi anni, ebbe così modo di diventare se stesso: anarchico, estroso e saturnino come Napoli
Al critico io chiedo di prendere posizione in modo radicale, se occorre fazioso (Isotta fu feroce con tanta pseudo-avanguardia musicale, per dire). (Corriere del Mezzogiorno)
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I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017, finalista Premio Viareggio-Rèpaci 2017), La dotta lira. Professore emerito del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dal 1974 Isotta aveva esercitato la critica musicale, prima al neonato Giornale di Indro Montanelli, poi per trentacinque anni al Corriere della Sera. (Connessi all'Opera)
Milano, 14 feb. (LaPresse) – E’ morto questa mattina, nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò. (LaPresse)
La mia rabbia – conclude – è che l’Italia e la sua cultura ipocrita e incipriata non siano state in grado di capire e di nutrirsi di uno come lui, non riuscivano e sapevano sopportarlo Controverso e tranchant, Isotta divideva per le sue idee e prese di posizione e sono stati in molti a definirlo “anticonformista”, ma non Buttafuoco. (L'HuffPost)
I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017, finalista Premio Viareggio-Rèpaci 2017), La dotta lira. Grande esperto di lirica, a lungo temuta “firma” del Corriere della Sera, e autore di numerosi saggi. (Il Libraio)
Lo scrittore e critico musicale napoletano Paolo Isotta è morto nella giornata di oggi nella sua abitazione. Isotta aveva collaborato per 30 anni a il 'Corriere della Sera', dal 2015 scriveva per il 'Fatto Quotidiano' e da un anno anche per 'Libero'. (NapoliToday)
Nel 1974 l'assunzione come critico musicale al Giornale di Indro Montanelli e nel 1980 il passaggio al Corriere della Sera, dove continuerà la sua attività di critico fino al 2015. Noto anche per la sua 'vis polemica', Isotta insegna ai Conservatori di Reggio Calabria, Torino e Napoli, ma abbandona l'insegnamento nel 1994 "per progressiva intolleranza verso gli allievi attuali". (La Repubblica)