Appalti Asl: tangenti anche con gioielli ordinati on line. Niente cellulari e comunicazione con i "pizzini". Ecco come nascondevano i soldi
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Il sistema delle tangenti che avrebbe inquinato il mondo degli appalti della sanità barese sarebbe passato anche da internet. “Tra i vari sistemi adottati dai pubblici ufficiali per “occultare” le illecite dazioni – hanno spiegato gli investigatori – c'era anche quello di commissionare l’acquisto di oggetti di valore come gioielli e articoli di pelletteria griffati”. Come accaduto, ad esempio, quando uno degli indagati coinvolti, individuato in internet un articolo di suo interesse, ha fornito a un imprenditore indicazioni sulle modalità di acquisto on-line del bene, stampando la schermata con il codice di riferimento dell’articolo “allora il sito è Chanel – si legge negli atti dell'inchiesta - e questo è il coso... (quotidianodipuglia.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 300mila euro in contanti e 17 borse di alto valore. Il procuratore Rossi: "Impossibili indagini così con la nuova riforma delle intercettazioni" (Il Fatto Quotidiano)
Una maestra nel farlo, stando a quanto ha … Alcuni imprenditori pagavano tangenti per avere agevolazione negli appalti a pubblici ufficiali, che avevano poi il problema di come nascondere e spendere il denaro. (La Repubblica)
“Io ho stimato che di quei lavori forse 5 mila euro stanno… Come li giustifichiamo gli altri 120 mila euro?”. (Il Fatto Quotidiano)
In alcuni casi sarebbero state pagate mazzette fino a 30mila euro, che i tre funzionari Nicola Sansolini, Iacobellis e Sciannimanico non sapevano più nemmeno come spendere: «Aumentiamo! invece di diminuire aumentiamo! Il problema è che come ti dicevo non riesci a... (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Le tangenti pagate per ottenere gli appalti della Asl Bari sono state filmate dalle telecamere che la Finanza ha nascosto negli uffici dell’Area tecnica. E’ quanto emerge dalle 600 pagine di ordinanza del gip Giuseppe Ronzino che ha disposto 10 arresti tra funzionari e imprenditori su richiesta del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Soldi, gioielli, borse griffate, lavori edili gratuiti. Mazzette in cambio di appalti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)