Sinner fenomeno nazionale, Tomba lo incorona: “Jannik sei unico”
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L’Italia incollata alla tv per vedere Jannik Sinner aggiudicarsi le Atp Finals 2024: gli ascolti della Rai volano grazie al numero 1 del tennis diventato un fenomeno nazional-popolare proprio come lo erano stati Alberto Tomba e Valentino Rossi. Un simbolo dell’Italia nel mondo, dell’eccellenza e della qualità del Bel Paese nello sport, di chi sa vincere con la mentalità giusta ma anche con leggerezza. (B-Lab Live!)
La notizia riportata su altri media
Nonostante abbia vissuto fin qui una stagione al di sopra delle aspettative, e che gli ha consentito di conquistare diversi trofei, oltre che di mettersi al primo posto nel Ranking ATP, le preoccupazioni per Jannik Sinner sono sempre dietro l’angolo. (MondoSportivo)
MILANO – Novak Djokovic, Rafa Nadal, Roger Federer, Andy Murray, Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Pete Sampras, Stan Wawrinka, Carlos Alcaraz. E ora Jannik Sinner. È questa la classifica assoluta dei guadagni sul campo di tennis (la Repubblica)
L’Italia incollata alla tv per vedere Jannik Sinner aggiudicarsi le Atp Finals 2024: gli ascolti della Rai volano grazie al numero 1 del tennis diventato un fenomeno nazional-popolare proprio come lo erano stati Alberto Tomba e Valentino Rossi (LAPRESSE)
A Torino, con Sinner, ha festeggiato anche il Consorzio Asti Docg. “La scelta di abbinare il nostro territorio al mondo del tennis si sta rivelando sempre più vincente – ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno –, e vedere il campione altoatesino festeggiare in mondovisione con l’Asti Spumante è stato motivo di grandissimo orgoglio”. (La Nuova Provincia - Asti)
Jannik Sinner ha archiviato una stagione da record con una prima volta da record. Spiccano i primi due Slam della sua carriera, Australian Open e US Open: è diventato solo il terzo giocatore nell’Era Open a vincere i suoi primi due Major nella stessa stagione. (Tiscali)
Le lacrime della mamma, la gentilezza, le bottigliette d’acqua a chi sente male, la faccia da bravo ragazzo, la compostezza nordica, l’educazione da manuale, quel sorriso, le parole calibrate e mai fuori posto. (La Stampa)