Morto a 76 anni il campione di boxe dei pesi massimi George Foreman
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George Foreman divenne campione del mondo dei pesi massimi a 20 anni, per poi perdere la cintura contro Muhammad Ali nell'incontro forse più memorabile della storia della boxe PUBBLICITÀ È morto a 76 anni il temibile peso massimo George Foreman. Storico l'incontro noto come "Rumble in the Jungle" (La rissa nella giungla, ndt) contro Muhammad Ali nel 1974, quando perse il titolo di pesi massimi. Pochi pugili hanno avuto più momenti importanti di Big George Foreman. (Euronews Italiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Foreman, campione olimpico per gli Usa ai Giochi di Città del Messico 1968, nella carriera da professionista (impreziosita da 76 vittorie e 68 successi per ko a fronte di sol 5 sconfitte) &egra… George Foreman, ex campione del mondo dei pesi massimi, è morto all'età di 76 anni. (L'HuffPost)
Una leggenda del pugilato che ha regalato brividi ad almeno due generazioni. George Foreman è morto all’età di 76 anni a Houston, Texas, lui che era nato nel sobborgo povero di Marshall ed era cresciuto nel ghetto di Fifth Ward. (Il Sole 24 ORE)
La sua carriera è stata segnata da momenti indimenticabili, tra cui il celebre incontro “Rumble in the Jungle” del 1974 contro Muhammad Ali. In quell’occasione, Foreman perse il titolo dei pesi massimi, ma la sua determinazione lo portò a riconquistarlo due decenni dopo, dimostrando una resilienza e una forza d’animo straordinarie. (Radio Kiss Kiss)

Il VIDEO CORRIERE in alto. Campione del mondo e uomo simbolo di una boxe fatta di potenza e carattere, Foreman resterà per sempre legato a uno degli incontri più epocali di sempre: il. (iLMeteo.it)
L’Equipe ricorda con un’intervista del 2003 il grande pugile morto a 76 anni: «La mia fede è nata dopo una visione notturna, prima non credevo in Dio» (IlNapolista)
Protagonista assieme a Muhammad Ali di "The Rumble in the Jungle", l’epica battaglia di Kinshasa che, pur culminando nella sua sconfitta, è universalmente considerato l’incontro più epico di pugilato di sempre. (La Gazzetta dello Sport)