Scuola, perché l’Italia è stata deferita dalla Corte Ue per gli stipendi dei docenti precari

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La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia Ue perché non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie. (Fanpage.it)

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Non solo gli stipendi degli insegnanti in Italia sono i più bassi tra tutti i paesi Ocse, sui docenti precari il nostro Paese viola addirittura il diritto europeo al punto che la Commissione Ue ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nel mondo della scuola. (LA NOTIZIA)

In merito alla decisione della Commissione Europea di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per l’abuso dei contratti a termine nella scuola, il Ministro ritiene fondamentale rivedere il sistema di reclutamento del personale docente. (Ti Consiglio)

«Non sono stato io a scatenare tutto questo ma è una piacevole coincidenza». Alessio Giaccone è il docente risultato idoneo nella graduatoria relativa al concorso tenutosi nel 2020. (il manifesto)

Precari nella scuola, Flc CGIL: '250 mila insegnanti a tempo determinato in arrivo'. Le reazioni al deferimento Ue

La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia UE a causa di pratiche giudicate illegali riguardanti l’abuso dei contratti a termine nella scuola. (lentepubblica.it)

C’è un «abuso» di contratti a termine nella scuola italiana. Secondo Bruxelles, nonostante le diffide formali ricevute nel luglio 2019 e nel dicembre 2020 e il parere motivato inviato nell’aprile 2023, il governo non ha adottato misure sufficienti per porre fine all’uso abusivo dei contratti a termine e alle condizioni di lavoro discriminatorie per docenti e Ata (personale amministrativo). (il manifesto)

Ora ancora di più dopo il deferimento dell’Italia da parte della Commissione Europea perché non ha posto fine, come richiesto, all’uso “abusivo” di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro “discriminatorie” nella scuola. (Tuttoscuola)