Pogacar è più forte di Merckx e Hinault? Cosa dicono numeri e statistiche

Pogacar è più forte di Merckx e Hinault? Cosa dicono numeri e statistiche
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Corriere della Sera SPORT

Anche ieri, ha vinto lui: al chilometro 57 di una Tre Valli Varesine in versione diluvio universale, Tadej Pogacar ha affiancato l’auto del direttore di corsa concordando lo stop a una classica che in 105 anni si era fermata solo durante le guerre mondiali. E siccome Tadej è il tipo che ci mette la faccia, ha spiegato la decisione in conferenza stampa («La strada era invisibile, rischiavamo di farci male: la morte di Muriel Furrer ai Mondiali ci ha sconvolto») e promesso al patron Renzo Oldani che tornerà a Varese nel 2025 per vincere. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Il ciclismo millesimato 2024 è quello sport in cui quasi 200 corridori partono in ogni gara coltivando grandi sogni e alla fine vince sempre Tadej Pogacar… Non poteva esserci conclusione più iconica e spettacolare di questo nobile Giro di Lombardia. (La Gazzetta dello Sport)

Il fenomeno sloveno ha vinto per distacco anche il Giro di Lombardia , staccando il gruppo dei migliori quando mancavano 48,5 chilometri alla conclusione della "classica delle foglie morte", che ha vinto per il quarto anno consecutivo, eguagliando il primato di Fausto Coppi, che ottenne lo stesso risultato tra il 1946 e il 1949. (Gazzetta del Sud)

Da sogno ben fotografano la crescita esponenziale di un corridore capace di riscrivere la storia del ciclismo. (Quotidiano Sportivo)

Dopo l’emozionante Lombardia dedicato al suo DS, Evenepoel pensa come battere Pogačar

Fa notizia l'assenza di Pidcock al Lombardia. Il britannico su Instagram ha scritto un post abbastanza polemico nei confronti della sua squadra: "Sono stato tolto dalla lista per il Lombardia. (Sky Sport)

Anche al Lombardia suona l’inno sloveno: Zdravljica, ossia “brindisi”, per il campione del mondo, imprendibile nei 48 km tra la Colma di Sormano e Como. Zdravljica è la hit dell’anno 2024 del ciclismo, la canta Tadej Pogacar che prima le aveva cantate a tutti, come sempre, più di sempre. (la Repubblica)

Il passato si chiama così perché è andato, non significa niente di particolare. Diceva così Remco Evenepoel, allontanando da sé ogni possibile emozione nella convinzione che il distacco mantenga lucidi. (Cicloweb.it)