Salone del Mobile, le prime anticipazioni di un'edizione che esplorerà connessioni profonde tra umanità e progettualità, luce e materia
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Dopo il successo della 62ª edizione, la Manifestazione si prepara a un nuovo capitolo della sua storia: il Salone del Mobile 2025 si svolgerà dall’8 al 13 aprile negli spazi di Fiera Milano Rho. La 63ª edizione vedrà il ritorno della biennale Euroluce 2025, che quest’anno ospiterà tra le altre cose una due giorni tra tavole rotonde, workshop e conferenze con ospiti internazionali. E poi ancora: una nuova campagna di comunicazione fotografica, installazioni in fiera e in città che trasformeranno la percezione e l’esperienza dello spazio e degli interior, sperimentazioni fotografiche, nuove incursioni tematiche al SaloneSatellite. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Leggi tutta la notizia Il telescopio spaziale James Webb ha sorpreso un antichissimo buco nero supermassiccio inattivo mai osservato nell'universo primordiale. (Virgilio)
Il telescopio spaziale James Webb ha sorpreso un antichissimo buco nero supermassiccio durante un sonnellino dopo un' abbuffata cosmica : si tratta di uno dei più grandi buchi neri supermassicci inattivi mai osservati nell' universo primordiale e il primo individuato durante l' epoca della reionizzazione in cui le radiazioni ionizzanti hanno reso l'universo più trasparente. (L'Eco di Bergamo)
La Svizzera ospiterà la conferenza del Medio Oriente sul diritto internazionale umanitario Un giorno la parola pace risuonerà in Palestina? 2024 The Associated Press. All Rights Reserved. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
Utilizzando il telescopio spaziale James Webb, un team internazionale di ricercatori guidato dall’Università di Cambridge ha rilevato un buco nero supermassiccio nell’Universo primordiale, appena 800 milioni di anni dopo il Big Bang, che sembra essere “dormiente”. (Astrospace.it)
Curata da Gianfranco Rosini della Rosini Gutman Collection – Iconars, l’esposizione, organizzata da Mazinga Eventi – Art Exhibition, co-curatela di Marilena (Maria) Morabito, è patrocinata dal Comune di Rende e finanziata con risorse PAC 2014/ 2020- Az. (Corriere di Lamezia)
Guardare a 13 miliardi di anni luce da noi significa vedere l’Universo come era 13 miliardi di anni fa; e in un’epoca così remota (appena settecento milioni di anni dopo il Big Bang) vediamo il cielo punteggiato di quasar, cioè di buchi neri supermassicci che attraggono enormi quantità di materia e fanno emettere quantità colossali di energia da questa materia che spiraleggia attorno a loro, nel suo viaggio senza ritorno verso l’orizzonte degli eventi. (La Stampa)