Antico buco nero dormiente catturato da Webb
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È uno fra i più grandi buchi neri supermassicci non attivi mai osservati nell’universo primordiale, nonché il primo individuato durante l’epoca della reionizzazione. Gli scienziati ipotizzano che oggetti simili siano molto più comuni di quanto si pensi, ma essendo in stato dormiente emettono pochissima luce, il che li rende particolarmente difficili da individuare, persino con strumenti estremamente avanzati. (Media Inaf)
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Un enorme buco nero che faceva un "pisolino" dopo aver mangiato troppo.Così si potrebbe descrivere la scoperta, pubblicata su Nature, di un gruppo internazionale di astronomi, guidato dall'Università di Cambridge, che ha utilizzato il telescopio spaziale James Webb della NASA/ESA/CSA per rilevare questo buco nero nell'universo primordiale, appena 800 milioni di anni dopo il Big Bang. (la Repubblica)
Il buco nero è uno dei buchi neri più massicci scoperti da Webb a questo punto dello sviluppo dell’Universo, con ben 400 milioni di volte la massa del nostro Sole. (Astrospace.it)
MONREALE – Ieri nel corso di una manifestazione molto partecipata presso la Biblioteca comunale santa Caterina la Pro Loco ha presentato il calendario 2025: arrivati al terzo anno, per Monreale è ormai una piccola tradizione che si rinnova. (Monrealelive.it)
Tra galassie fotografate mentre stavano nascendo e stelle che stavano morendo, i risultati del successore di Hubble sono incredibili. Ma ha anche fatto scoperte che mettono in discussione determinate teorie che gli scienziati pensavano essere ormai stabilite. (Panorama)
A 13 miliardi di anni luce dalla Terra è stato scoperto un buco nero supermassiccio dormiente, con alcune caratteristiche che lo rendono differente dai suoi simili. (La Stampa)
Il telescopio spaziale James Webb ha sorpreso un antichissimo buco nero supermassiccio durante un sonnellino dopo un' abbuffata cosmica : si tratta di uno dei più grandi buchi neri supermassicci inattivi mai osservati nell' universo primordiale e il primo individuato durante l' epoca della reionizzazione in cui le radiazioni ionizzanti hanno reso l'universo più trasparente. (L'Eco di Bergamo)