Il bell’addormentato nel cosmo

Il bell’addormentato nel cosmo
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Un buco nero gigantesco, risalente a soli 800 milioni di anni dopo il Big Bang, è stato individuato mentre “dorme” dopo un periodo di crescita vorace. Questa scoperta, che mette in discussione le attuali teorie sull'evoluzione dei buchi neri, apre nuovi interrogativi sull'universo primordiale. Ne parliamo con Rosa Valiante, ricercatrice Inaf e coautrice di uno studio pubblicato oggi su Nature Un colosso cosmico, a metà strada tra un predatore insaziabile e un gigante dormiente. (Media Inaf)

La notizia riportata su altri media

Guardare a 13 miliardi di anni luce da noi significa vedere l’Universo come era 13 miliardi di anni fa; e in un’epoca così remota (appena settecento milioni di anni dopo il Big Bang) vediamo il cielo punteggiato di quasar, cioè di buchi neri supermassicci che attraggono enormi quantità di materia e fanno emettere quantità colossali di energia da questa materia che spiraleggia attorno a loro, nel suo viaggio senza ritorno verso l’orizzonte degli eventi. (La Stampa)

La scoperta è pubblicata sulla rivista Nature da un team internazionale guidato dall'Università di Cambridge a cui partecipano ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica, della Scuola Superiore di Pisa e della Sapienza Università di Roma. (L'Eco di Bergamo)

Fare un pisolino dopo aver mangiato troppo è un dilemma che molti di noi saranno fortunati ad affrontare il giorno di Natale. Nuove ricerche hanno dimostrato che, miliardi di anni fa, anche alcuni dei primi buchi neri dovevano fare un “pisolino” dopo aver “mangiato” troppo. (Passione Astronomia)

Andy Warhol – Pop Art Revolution dal 25 gennaio al 13 aprile 2025 in mostra a Rende

Il telescopio spaziale James Webb ha sorpreso un antichissimo buco nero supermassiccio durante un sonnellino dopo un' abbuffata cosmica : si tratta di uno dei più grandi buchi neri supermassicci inattivi mai osservati nell' universo primordiale e il primo individuato durante l' epoca della reionizzazione in cui le radiazioni ionizzanti hanno reso l'universo più trasparente. (L'Eco di Bergamo)

Tra galassie fotografate mentre stavano nascendo e stelle che stavano morendo, i risultati del successore di Hubble sono incredibili. A quasi tre anni esatti dal suo lancio (era l'1:55 del 25 dicembre 2021), il telescopio spaziale James Webb (Jwst) ci ha regalato scoperte sensazionali incrementando la nostra conoscenza dell'universo e delle leggi che ne regolano l'esistenza. (Panorama)

Curata da Gianfranco Rosini della Rosini Gutman Collection – Iconars, l’esposizione, organizzata da Mazinga Eventi – Art Exhibition, co-curatela di Marilena (Maria) Morabito, è patrocinata dal Comune di Rende e finanziata con risorse PAC 2014/ 2020- Az. (Corriere di Lamezia)