Napoli, è qui la festa: si inizia al San Carlo nel segno di Eduardo
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Ha da veni’ ‘a nuttata, e per una volta l’augurio è che passi più tardi possibile. Inizia stasera la celebrazione dei 2500 anni della città, un programma intitolato significativamente «Napoli millenaria»; il pensiero va subito a Eduardo ed è con la proiezione della versione Rai del 1962 di «Napoli milionaria» al San Carlo che viene inaugurato l’anniversario, alle 20.30: un modo per cominciare nel segno del grande drammaturgo, ricordando che proprio il 25 marzo di 80 anni fa, con la Seconda guerra mondiale ancora in corso, il teatro napoletano tenne a battesimo la vicenda di Gennaro Jovine, destinata a entrare nella storia italiana. (ilmattino.it)
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“Il programma per i 2500 anni di Napoli è articolato. Nasce da un confronto con le istituzioni culturali, le realtà sociali e le forze imprenditoriali che hanno contribuito a costruire una programmazione aperta, partecipativa e in evoluzione”, così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha presentato le celebrazioni per i 2500 anni della città. (Everyeye Lifestyle)
Giornata di rientri in casa Napoli: a Castel Volturno parte definitivamente la missione per la prossima partita del campionato di Serie A, contro il Milan. Domenica, 30 marzo, alle ore 20:45 gli azzurri si giocheranno molto allo stadio Diego Armando Maradona, anche per tenere vive le speranze di poter lottare ancora per il Tricolore. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Un anno di eventi, mostre, spettacoli e iniziative culturali che renderanno omaggio al ricco patrimonio storico, artistico, scientifico e identitario di Neapolis. Le celebrazioni di Napoli Millenaria prevedono oltre 2500 tra eventi, artisti, luoghi, gemellaggi, partnership istituzionali e collaborazioni internazionali, grazie a una programmazione aperta, partecipata e dinamica pensata per coinvolgere attivamente la città. (ilmattino.it)
Con il finale dedicato a Su ballu tundu apprezzatissimo dal pubblico. Organizzato dall’associazione Ittiri Cannedu è una sorta di spin-off di Ittiri Folk Festa che approfondisce con relazioni e studi il vestiario tradizionale non solo di Ittiri ma dei diversi centri sardi e dà spazio anche alla musica e al ballo. (SARdies.it)