Il governo Meloni sa far di conto
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L'Europa tarpa le ali ai vecchi falchi e rivaluta le ex cicale. La Commissione ritiene infatti che il Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) dell'Italia soddisfi pienamente i requisiti del nuovo Patto di stabilità, mentre quello dei Paesi Bassi non li soddisfa, unico tra i 21 esaminati a non passare l'esame. L'esecutivo europeo sta ancora valutando il piano a medio termine dell'Ungheria, mentre «non pienamente in linea» sono stati giudicati i documenti contabili di Germania, Estonia, Finlandia e Irlanda (per la spesa) e di Lussemburgo, Malta e Portogallo (per la mancata riduzione dei sussidi energetici). (Italia Oggi)
Su altri media
L'Ue ha promosso i conti italiani Bruxelles, la Commissione europea ha approvato il Documento programmatico di bilancio (Dpb) e il Piano strutturale di bilancio (Psb), entrambi "soddisfano i requisiti" richiesti dal nuovo Patto di Stabilità. (Il Giornale d'Italia)
L'Italia ha avuto il via libera su entrambi i fronti, mentre il bilancio della Germania - insieme ad altri - è "non in linea" perché prevede una spesa troppo alta. (Fanpage.it)
L'obiettivo di riduzione del debito rende inevitabile una certa cautela... 'I numeri della legge di bilancio italiana sono in sintonia con le regole e le raccomandazioni europee. (Virgilio)
Il governo incassa la promozione di Bruxelles sul suo Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb), il documento con cui un paese pianifica la gestione dei conti pubblici dei prossimi cinque anni al fine di soddisfare i parametri indicati dalle regole europee. (Il Fatto Quotidiano)
Cattive notizie per l'Olanda - che sovente punzecchia Roma - ma stavolta “non è in linea con le raccomandazioni”. “Non pienamente in linea” Germania, Finlandia, Estonia e Irlanda, in quanto la rispettiva spesa nette “secondo le proiezioni sarà sopra i rispettivi tetti” previsti. (LA STAMPA Finanza)
/// (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – (agenzia giornalistica opinione)