In Romania successo dell'estrema destra col filorusso Georgescu

In Romania successo dell'estrema destra col filorusso Georgescu
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il Giornale ESTERI

Terremoto elettorale in Romania, dove al primo turno delle presidenziali si è imposto il candidato indipendente, populista e filorusso Calin Georgescu, con il 22,94 per cento dei voti, che sfiderà al secondo turno, previsto il prossimo 8 dicembre, Elena Lasconi, sindaco di centro-destra di Campulung e candidata del partito di centrodestra Usr. Con il 19,17 per cento quest'ultima ha battuto di un soffio il favoritissimo premier europeista Martin Ciolaciu (19,15), che malgrado sia stato escluso dal ballottaggio per meno di mille voti ha annunciato l'intenzione di non contestare l'esito del voto e si è dimesso da leader del partito socialdemocratico Psd, che attualmente governa in una grande coalizione con il partito liberal-conservatore Pnl. (il Giornale)

Su altre fonti

Calin Georgescu ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania con il 22,9%, segnando una decisa svolta del Paese verso politiche sovraniste. Un risultato del tutto imprevedibile, dopo che tutti i sondaggi (ma anche i primi exit poll) avevano dato tra i favoriti il premier Marcel Ciolacu, leader del Partito socialdemocratico. (Open)

La Romania vira a destra. (Secolo d'Italia)

Terremoto politico, tsunami, choc: sono questi i termini che prevalgono all’indomani del primo turno delle presidenziali in Romania, vinte a sorpresa dall’esponente di estrema destra filorusso Calin Georgescu, praticamente uno sconosciuto fino al momento della sua candidatura, che andrà al ballottaggio l’8 dicembre con Elena Lasconi, sindaca e politica di centrodestra, ritenuta anche lei una outsider alla vigilia, ma che è riuscita nell’impresa di arrivare seconda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Calin Georgescu, uno tsunami in Romania: chi è l'uomo che terrorizza l'Unione europea

Certo, lo spostamento di alcuni Paesi dell’Est su posizioni poco solidali nei confronti di Kiev è un segnale preoccupante. (Corriere del Ticino)

Un ultranazionalista di estrema destra, ammiratore di Putin, antieuropeo e filorusso, un tiktoker antisistema che disprezza l’Occidente e i valori che rappresenta, che non si limita a essere contro l’aborto ma si spinge a condannare perfino il parto cesareo, perché interrompe il «legame divino». (La Stampa)

Maurizio Stefanini 26 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)