Il parroco di Scanzano dall'altare: «No alla giustizia fai da te»
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CASTELLAMMARE DI STABIA. L'unica voce che oggi si leva sulla vicenda dell'aggressione alla professoressa della succursale della scuola "Salvati" a Scanzano è quella di don Catello Imperato, parroco del Santissimo Salvatore, nel cuore del quartiere dove mamme e papà in branco, giovedì scorso, hanno assaltato l'istituto e picchiato selvaggiamente la docente, finita in ospedale con trauma cranico, e ferendo il padre che la difendeva. (ROMA on line)
La notizia riportata su altri giornali
All’esterno del plesso, sui cancelli, sono stati sistemati due striscioni: “Si ai docenti, no alla direzione” e “tutela per i nostri figli, solidarietà alle mamme”. Oggi, 18 novembre, dopo che sabato si ha avuto notizia dell’aggressione di una docente di sostegno da parte di un gruppo di trenta genitori inferociti nel napoletano, la scuola dove tutto è avvenuto è blindata. (Tecnica della Scuola)
Un’aggressione violenta che sarebbe legata ad una denuncia sporta da alcuni genitori, che lamentano presenti comportamenti a sfondo sessuale della donna nei confronti di alcuni alunni minorenni. La richiesta era arrivata dalla dirigente scolastica, dopo l’episodio della scorsa settimana. (CremonaOggi)
Rientro a scuola blindato a Castellammare di Stabia: oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dopo l’aggressione che ha visto protagonista un gruppo di genitori e familiari degli studenti contro una docente di sostegno, l’istituto sarà presidiato dai carabinieri per garantire la sicurezza. Riapre oggi la scuola media "Salvati" di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), ma il clima è pessimo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Docente aggredita da 30 genitori, Galiano: “Scuola presa come bersaglio, i professori sono degli eroi del quotidiano” Di (Orizzonte Scuola)
Le ragioni? Spesso futili, come un voto troppo basso o una nota sul registro. Con il Decreto Caivano, che ha inasprito le pene per chi aggredisce i lavoratori della scuola, qualcosa è mutato ma l’episodio di Castellammare di Stabia ci mette sull’allerta: a quanto pare non basta e la presenza delle forze dell’ordine fuori le scuole in alcune aree a rischio è chiesta da chi vive minacce e vessazioni ogni giorno. (ilmattino.it)