"Fisico e psiche tutt'uno nell'azione". Intervista a Gabriele Sol

Fisico e psiche tutt'uno nell'azione. Intervista a Gabriele Sol
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il Giornale SPORT

Ha incantato il mondo, con i suoi colpi, con la semplicità del gesto. Jannik Sinner fa parlare, gioire e discutere. Quello che colpisce è la sua forza mentale, quella che gli consente di tenere alta una concentrazione che nel tennis se non è tutto è molto. Se poi agli avversari da affrontare si moltiplicano, lui non fa un plissé e va avanti, come se niente fosse. Jannik non urla. Non sbraita. Mantiene la sua linea perfetta di rotta. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Due ore e sedici minuti. Un match che, per ovvi motivi, avrà emozionato i sostenitori italiani e infiammato, per brevi tratti, il pubblico statunitense, ma che non potrà essere definito memorabile. (il manifesto)

Crede nel destino o pensa che le cose accadano per caso, Jannik? Al CorSera: «Come mi sono gratificato? Ho mangiato col mio team un hamburger con la Coca-Cola. Quando ho vinto ho pensato: accetta le difficoltà e vai avanti». (IlNapolista)

italyphotopress Dopo il trionfo di Jannik Sinner agli Us Open, Darren Cahill ha rilasciato una lunga intervista a Espn parlando degli ultimi mesi complicati vissuti da tutto il team del numero uno al mondo. (Sport Mediaset)

Le lacrime di Cahill per Sinner, parla l’allenatore: «Jannik onesto e resiliente, ha mantenuto il focus»

Il tennista italiano Jannik Sinner ha vinto gli US Open di New York, battendo in finale lo statunitense Taylor Fritz in tre set con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5. Per Sinner si tratta della seconda vittoria in uno dei quattro tornei del Slam, i più prestigiosi e importanti del tennis, dopo gli Australian Open vinti a gennaio di quest’anno. (Wall Street Italia)

All'indomani della vittoria storica agli US Open, Jannik Sinner è rilassato. «Dall'inizio del torneo, sono cresciuto nelle prestazioni, il pubblico italiano mi ha sostenuto tanto. (ilgazzettino.it)

ROMA. Negli ultimi quattro mesi sono successe tante cose all'interno del gruppo e molte di queste sono ricadute sulle mie spalle. (Trentino)