La Russia si riposizione in Libia dopo la caduta di Assad
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Il monitoraggio di un ponte aereo tra Russia e Libia da parte di «Itamilradar» negli ultimi giorni getta nuova luce sulle ambizioni di Mosca nel Mediterraneo e sull’evoluzione della sua strategia geopolitica. Secondo quanto riportato, due velivoli Il-76TD appartenenti al Ministero per le Situazioni di Emergenza russo si alternano tra la Russia e la base aerea di Al Khadim, situata nella Cirenaica orientale, a est di Bengasi (Inside Over)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E ora esistono prove concrete di quanto l'operazione sia estesa: il Cremlino, è proprio il caso di dirlo, sta prendendo armi e bagagli e sta lasciando l'aeroporto. Il 10 dicembre, ne avevamo parlato qui, l'intelligence ucraina aveva anticipato la notizia, segnalando in particolare la "ritirata" in corso nella base aerea di Hmeimim. (Corriere del Ticino)
Dalla Siria si ritirano i militari russi, ma non si ritira la Russia. (Il Fatto Quotidiano)
Per ora il Cremlino sembra aver deciso così. Le sorti della base navale di Tartus e di quella aerea di Hmeimim, entrambe situate nella regione nord occidentale di Latakya, non si decidono, però solo a Mosca. (il Giornale)
"Il 15 dicembre, il ritiro di parte del personale della rappresentanza russa a Damasco è avvenuto con un volo speciale dell'aeronautica russa partito dalla base aerea di Hmeimim" in Siria, si legge sul profilo Telegram del Dipartimento per le situazioni di crisi del Ministero degli Esteri. (Il Mattino di Padova)
Più di 60 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria nel giro di poche ore, quasi una settimana dopo la caduta di Bashar al-Assad. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato di aver rilevato 61 attacchi aerei in meno di cinque ore nella serata di sabato. (Sky Tg24 )
«Net, net», dicono solo, «andate via». JABLEH — I russi padroni della Siria ripiegano nella ridotta degli sconfitti. (la Repubblica)