La crisi dell'auto elettrica europea è un'occasione per la Cina
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Il mercato globale dei veicoli elettrici (EV) ha proseguito il suo trend di crescita nel 2024, ma con importanti differenze regionali. L’ultimo rapporto di PwC Strategy& evidenzia una crescita globale del 19% nelle vendite rispetto al 2023, trainata principalmente dalla Cina (+20%) e dagli Stati Uniti (+12%). L’Europa, invece, ha subito una battuta d’arresto, registrando un calo del 13% nel terzo trimestre rispetto all'anno precedente. (Tom's Hardware Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Perché le vendite di auto elettriche crollano? Il Data Room. Argentino (Eni): “Petrolio e gas volatili nel 2025”. Beccarello (Unibicocca): “Accelerare su rinnovabili ma Regioni frenano”. La rassegna Energia (Energia Oltre)
Un po’ troppo, anzi parecchio. La matassa si è ingarbugliata. (ilmessaggero.it)
A giudicare però dai comportamenti sembra che una strategia ci sia, quella di seguire passivamente le decisioni degli Usa. È emersa tragicamente nelle scelte militari completamente allineate sulla Nato a trazione Usa, che improvvisamente ha trasformato anche l’anti-Nato Meloni nel suddito più fedele e ubbidiente. (Il Fatto Quotidiano)
Momento delicatissimo per l’industria dell’auto europea, nel mezzo di una transizione elettrica iniziata convintamente e, successivamente, quasi “ritrattata”. Thomas Schäfer, CEO del marchio Volkswagen, a tal proposito, ha recentemente condiviso su LinkedIn una riflessione sulle difficoltà attuali dell’industria automobilistica e ha avanzato proposte concrete per affrontare queste sfide. (ClubAlfa.it)
L’allarme arriva le sanzioni miliardarie imposte dalla Commissione Europea per il mancato rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti. A partire dal 1° gennaio 2025, case automobilistiche come Volkswagen e Stellantis rischiano di affrontare multe comprese tra i 15 e i 17 miliardi di euro se non adegueranno la loro produzione agli standard richiesti dal Green Deal. (Economy Magazine)
C'è un fantasma che si aggira per l'Europa: non è il comunismo, né lo spettro dell'estrema destra. L'ultima prodezza di questo virus inoculato da qualche agente ostile negli apparati di Bruxelles è stata raccontata dal Messaggero: il prossimo anno la sgangheratissima industria automobilistica europea rischia di essere affossata dalla casa madre (la medesima Europa) con multe fino a 17 miliardi, perché non è stata in grado di vendere una quota sufficiente di auto elettriche. (ilmessaggero.it)