Sanità: pochi soldi, riforme che non arrivano, spese extra. Cosa ha fatto muovere le Regioni contro il governo

Sanità: pochi soldi, riforme che non arrivano, spese extra. Cosa ha fatto muovere le Regioni contro il governo
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la Repubblica SALUTE

Gli anni difficili del Covid, i tetti alle assunzioni del personale, gli aumenti delle spese per comprare farmaci e dispositivi sanitari ma anche per pagare le bollette. E pure certe riforme che non arrivano o che l’esecutivo porta avanti a costo zero, come quella sulle liste di attesa. Sono tanti i motivi che hanno spinto le Regioni a scrivere la lettera al governo per chiedere più fondi. Negli … (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Non possiamo più andare avanti così, perché le liste di attesa per visite ed esami richiedono più personale e più investimenti strutturali per rendere sicuri i nostri ospedali che mancano tra l’altro di certificati antincendio e delle certificazioni antisismiche, oltre che di medici, infermieri e operatori sanitari”. (Corriere Salentino)

Come ha stimato la Corte dei conti, la Germania spende infatti più del doppio dell’Italia. Tuttavia, la spesa sanitaria italiana resta il 6,3% del PIL: valori decisamente distanti da quelli del resto d’Europa. (Sky Tg24 )

I giornalisti mi chiedono da 20 giorni quante risorse ci saranno. Giorgetti e Meloni - dice dal palco - sanno benissimo quanto è importante la sanità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Piano pandemico, Schillaci: "In Manovra ci saranno le risorse per realizzarlo". Ecco quanto costa

La lista è lunga e corposa: le Regioni chiedono un «incremento del livello di finanziamento del Ssn per avviare un percorso di progressivo allineamento a quello garantito nei principali Paesi europei», il «ripristino delle risorse già assegnate alle Regioni dal Fondo complementare al Pnrr per 1,2 miliardi» e poi cancellate dal governo, «misure per superare le criticità legate alla governance del settore dei dispositivi medici con particolare riferimento al sistema del payback» (la quota a carico delle imprese per coprire gli sforamenti della spesa sanitaria prevista), «il finanziamento della maggior spesa farmaceutica», «le risorse necessarie per attuare le misure di riduzione dei tempi di attesa di erogazione delle prestazioni sanitarie (…), le politiche di sanità pubblica a partire dal nuovo Piano Pandemico Nazionale e dal Piano di Prevenzione Vaccinale e di Immunizzazione 2023-2025 (…) e incrementare i livelli di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, incluso il rafforzamento degli organici dei Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione». (il manifesto)

Il comparto dovrebbe beneficiare di uno stanziamento compreso tra 2 e 3 miliardi di euro. Parte di quei 25 miliardi che compongono la manovra saranno destinati proprio alla Sanità. (PA Magazine)

Si torna finalmente a parlare del Piano pandemico 2024-2028. Nella conferenza stampa finale del G7 Salute ad Ancona è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano lumi sul documento, ad annunciare che "stiamo lavorando per prevedere in Manovra le risorse finanziarie per il nuovo Piano pandemico e per rispondere alle richieste delle regioni. (Adnkronos)