Sinner, il pasticcio Wada e le incongruenze sul suo caso: la mancata trasparenza danneggia sia il numero 1 sia la credibilità dell’antidoping

Sinner, il pasticcio Wada e le incongruenze sul suo caso: la mancata trasparenza danneggia sia il numero 1 sia la credibilità dell’antidoping
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Il Fatto Quotidiano SPORT

Trasparenza: “La Wada opera in modo trasparente e si impegna a rafforzare ulteriormente questo aspetto delle sue attività”. Due righe dedicate all’impegno della cosiddetta “trasparenza”, scolpite sul sito della World Anti-Doping Agency (Wada), creata nel 1999, finanziata dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio) e dai governi internazionali. Sede centrale a Montreal in Canada e ufficio di coordinamento europeo a Losanna, fondazione di diritto privato regolata dal diritto civile svizzero, un board composto da 42 membri – un terzo dei quali atleti o ex atleti – e un Consiglio esecutivo che il 12 settembre si riunirà a Belek, in Turchia (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Leggi tutta la notizia La Wada potrebbe presentare ricorso sulla colpa o negligenza di Sinner, ha tempo fino al 30 settembre. (Virgilio)

La Wada ha ricevuto il fascicolo del caso la settimana scorsa. In merito alle scadenze relative a un eventuale appello, gli articoli 13.2.3.5 del Codice Mondiale Antidoping sono espliciti". (La Gazzetta dello Sport)

Solo allora, infatti, scadranno i tempi per il ricorso della Wada, l'agenzia mondiale contro il doping, al Tribunale sportivo di Losanna, per il caso Clostembol. Il caso dl presunto doping di Jannik Sinner non si chiarirà prima del 30 settembre. (Secolo d'Italia)

Casper Ruud: “Sinner, leggendo i documenti si capisce che non c’è discriminazione”

Tutto secretato, per verificare la prima positività (10 marzo, Indian Wells), poi la seconda (18 marzo, ancora metabolita del clostebol nelle urine). Poi le due sospensioni (4-5 aprile; 17-20 aprile), alle quali Sinner ha fatto appello immediato ottenendo un'altrettanta revoca immediata. (il Giornale)

ROMA. A ipotizzare il lieto fine per Jannik non è uno qualsiasi ma un super esperto della rete di laboratori anti-doping della stessa Wada,… (La Stampa)

Non tutti, però, l’hanno letta, e forse una buona percentuale anche di suoi stessi colleghi non l’ha visionata. (OA Sport)