Gimbe: "Manovra 2025, sul Fsn solo proclami populisti, mancano 19 mld da qui al 2030"
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Roma, 5 novembre – Per quanto il Governo continui a negarlo ostinatamente, anche alzando i toni, il piatto della sanità piange. Anzi, piange a dirotto con lacrime amare. L’ennesima conferma arriva dalla Fondazione Gimbe, il cui presidente Nino Cartabellotta (nella foto) è stato audito dalle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato proprio in relazione alla manovra finanziaria del prossimo anno. (RIFday)
Se ne è parlato anche su altre testate
Eventuali modifiche per aumentare gli stanziamenti richiederebbero riduzioni di altre voci di spesa o interventi discrezionali di aumento delle entrate”. (Sanità24)
A denunciare il pericolo del collasso del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è la Fondazione Gimbe, ascoltata lunedì 4 novembre in audizione dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite. (Contropiano)
Manovra. Regioni: “Bene aumento del fondo sanitario ma pesa accantonamento” Alparone: “Aumentare il Fondo Sanitario Nazionale ci permette indubbiamente di esercitare al meglio quello che era la nostra priorità, che è il tema dell'assistenza sanitaria ai nostri cittadini”. (Quotidiano Sanità)
La riforma fiscale introdotta dalla manovra, che comprende Irpef, bonus fino a 20.000 euro e detrazione da 20.000 a 40.000 euro, aumenta le già ampie differenze nel trattamento fiscale delle diverse categorie di contribuenti (dipendenti, pensionati e autonomi) che tuttavia si annullano per redditi superiori a 50.000 euro. (Tiscali Notizie)
Tra le misure positive troviamo l’aumento contrattuale per il personale, incentivi per giovani medici specializzandi, l’aggiornamento delle tariffe ospedaliere dopo vent’anni. Beh, vent’anni. Ebbene, quello che dobbiamo dire è che le Regioni riceveranno dei premi per ridurre le liste d’attesa, tuttavia manca ancora il piano triennale per l’assunzione di 30.000 medici e infermieri promesso dal ministro Schillaci per contrastare la fuga di personale e i prepensionamenti post-Covid. (Radio Radio)
Proseguono le audizioni per la manovra 2025: nella seconda giornata sono stati ascoltati alla Camera aAnci, Inps, Cnel, Istat, Corte dei conti, Bankitalia e all'Ufficio parlamentare di bilancio. (Fanpage.it)