Ucraina. Il conflitto si sta rivelando un terribile viaggio verso l’ignoto

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Notizie Geopolitiche ESTERI

Di Yari Lepre Marrani – La guerra russo-ucraina ha tragicamente tagliato il traguardo dei tre anni in un’atmosfera carica di incognite tali da rendere assai complesso il quadro internazionale e, più di tutto, il ruolo militare e storico dell’Unione Europea. Perché quest’ultima, incapace di gestire duramente e con vigore incontestabile la ferocia russa, sta dimostrando la colpevolezza dei suoi ritardi, la sua debolezza nel riuscire a difendere il proprio territorio. (Notizie Geopolitiche)

Ne parlano anche altre testate

Dua Lipa è una delle cantanti più amate in tutto il mondo: solo su Instagram si contano diverse decine di milioni di follower innamorati della sua musica. Accanto a essi un disco dal vivo e uno di remix, e tanti singoli. (DireDonna)

E non solo per la terribile ingiustizia ai danni di un popolo che ha avuto la forza e il coraggio generoso di difendersi in nome della libertà e della propria indipendenza. Sarebbe un bel guaio per noi europei se Putin alla fine riuscisse a mettere le mani sull’Ucraina. (Corriere della Sera)

L'incontro arriva dopo settimane di tensioni tra Kiev e Washington, con la Casa Bianca sempre meno incline a sostenere a oltranza la resistenza ucraina. Martedì 11 marzo, a Riad, Ucraina e Stati Uniti si siederanno attorno a un tavolo per discutere la pace, ma non sarà un pranzo di gala. (ilmessaggero.it)

La tua fede è cieca, sei un esaltato. L’Europa pare stia sprofondando in un delirio bellicista senza precedenti. Negli ultimi tre anni il sostegno all’Ucraina si è sistematicamente tradotto in una intollente ed isterica avversione per ogni pensiero contrario al mantra ripetuto da tutti i media dominanti: tutti i torti stanno da una parte, “c’è un aggressore e un aggredito” (curiosamente diventato poco popolare quando si parla dei palestinesi), invocare la pace è sbagliato e vile, e la sola soluzione per il conflitto è una vittoria militare di Kiev tramite un massiccio sostegno di invio di armi. (La Fionda)

In un contesto geopolitico sempre più teso, la necessità di una soluzione diplomatica dovrebbe essere prioritaria per tutti, ma soprattutto per chi subisce direttamente le conseguenze del conflitto. Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero, ha provato a ricostruire quanto accaduto nelle ultime settimana, giungendo a delle conclusioni che non approvano l’approccio e l’operato del leader ucraino, che sembra ancora legato alla logica di guerra: «Un dettaglio significativo è stata l’assenza di riconoscenza per il sostegno ricevuto dagli Stati Uniti, un gesto che ha lasciato perplessi molti osservatori. (LaC news24)

Testuale: l’ex presidente americano, idolo di tutti i progressismi, venne insignito del riconoscimento “per i suoi straordinari sforzi volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”. (Nicola Porro)