Greco (Idm): «Per l’Ucraina la vera sfida è una pace possibile, non una pace giusta» · LaC News24

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In un contesto geopolitico sempre più teso, la necessità di una soluzione diplomatica dovrebbe essere prioritaria per tutti, ma soprattutto per chi subisce direttamente le conseguenze del conflitto. La recente visita di Zelensky ha sollevato più domande che risposte, mettendo in evidenza un atteggiamento che sembra lontano dall’aprire spiragli concreti per un negoziato. Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero, ha provato a ricostruire quanto accaduto nelle ultime settimana, giungendo a delle conclusioni che non approvano l’approccio e l’operato del leader ucraino, che sembra ancora legato alla logica di guerra: «Un dettaglio significativo è stata l’assenza di riconoscenza per il sostegno ricevuto dagli Stati Uniti, un gesto che ha lasciato perplessi molti osservatori. (LaC news24)

La notizia riportata su altri giornali

L’Europa pare stia sprofondando in un delirio bellicista senza precedenti. Negli ultimi tre anni il sostegno all’Ucraina si è sistematicamente tradotto in una intollente ed isterica avversione per ogni pensiero contrario al mantra ripetuto da tutti i media dominanti: tutti i torti stanno da una parte, “c’è un aggressore e un aggredito” (curiosamente diventato poco popolare quando si parla dei palestinesi), invocare la pace è sbagliato e vile, e la sola soluzione per il conflitto è una vittoria militare di Kiev tramite un massiccio sostegno di invio di armi. (La Fionda)

Sarebbe un bel guaio per noi europei se Putin alla fine riuscisse a mettere le mani sull’Ucraina. Ma anche per il semplice fatto che oggi l’esercito ucraino è il meglio addestrato e rodato tra la forze armate europee. (Corriere della Sera)

Un fenomeno abbastanza interessante, considerato che l’artista ha realizzato solo tre dischi finora: Dua Lipa, che è il disco d’esordio del 2017, Future Nostalgia del 2020 e Radical Optimism che è del 2024. (DireDonna)

Ucraina, il 20% del territorio è controllato dai russi. Dal Donbas a Kharkiv, cosa rischia di perdere Kiev?

Testuale: l’ex presidente americano, idolo di tutti i progressismi, venne insignito del riconoscimento “per i suoi straordinari sforzi volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”. (Nicola Porro)

Martedì 11 marzo, a Riad, Ucraina e Stati Uniti si siederanno attorno a un tavolo per discutere la pace, ma non sarà un pranzo di gala. La guerra in Ucraina si gioca ormai non solo sul campo di battaglia, ma anche ai tavoli della diplomazia. (ilmessaggero.it)