Nella notte di Natale la neonata Sila muore di freddo a Gaza
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ROMA. Mentre nel mondo si festeggiava la nascita di Gesù e si scartavano regali, in una tenda gelida vicino a Khan Yunis, nel sud di Gaza, la piccola Sila moriva di freddo, avvolta in un sudario bianco e stretta alla mamma che, con il poco latte del suo seno, cercava di calmare il pianto a dirotto della neonata. Arriva dal campo profughi di Al Mawasi la storia più triste di questo Natale, un dramma purtroppo nient’affatto isolato nella Striscia, dove sempre meno bambini riescono a sopravvivere. (Il Centro)
Se ne è parlato anche su altri media
Secondo il Ministero della Sanità palestinese, negli ultimi giorni quattro neonati sono morti per ipotermia. (UNICEF Italia)
Mentre il mondo festeggiava la nascita di Gesù, i battiti del suo cuore rallentavano. Non è stata una bomba, non è stato il crollo della casa. (Corriere della Sera)
“è solo un modo, una lettura per condannare il genocidio che sta subendo il popolo palestinese dall’ottobre del 2023 e per ricordare che, oltre alle migliaia di palestinesi morti e feriti, a Gaza le università e i luoghi di culto sono chiusi, nessun bambino va scuola da più di un anno e non vi tornerà presto, e che quasi tutti gli ospedali della città sono distrutti e ridotti a macerie. (Potenza News )
La piccola Sila, nata solo tre settimane fa, è morta di freddo nel campo profughi di al-Mawasi, dove centinaia di migliaia di sfollati si trovano ammassati in condizioni precarie. Le temperature sono scese a meno 9 gradi, e la mancanza di ripari adeguati ha reso la situazione insostenibile. (Oggi Treviso)
Una tenda al posto della capanna, e nessun bue o asinello a scaldare la neonata: solo l’orrore della guerra fra Israele e Hamas che non lascia scampo nemmeno ai bambini. È successo a Khan Yunis cittadina della Striscia di Gaza con annesso campo profughi, a 70 chilometri da Betlemme. (Famiglia Cristiana)
Nella notte in cui a Betlemme Dio si fece bambino, perché l’uomo ne scoprisse la tenerezza più che il giudizio, a Gaza la Morte congela la vita appena sbocciata della piccola Sila. (QUOTIDIANO NAZIONALE)