La Commissione Ue da l'ok alla riforma fiscale del Terzo Settore

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
AteneoWeb INTERNO

E' finalmente arrivato il via libera della Commissione Europea alla norme fiscali in favore del Terzo Settore. Dal primo gennaio 2026 entrerà in vigore un regime fiscale ad hoc che prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio e l'introduzione di specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli Enti del Terzo Settore. (AteneoWeb)

Su altri media

Il primo via libera della UE alle misure della Riforma del Terzo settore oggetto di valutazione (Acli)

Dall’entrata in vigore del codice del Terzo settore, il passaggio della normativa fiscale rappresenta uno degli scogli più significativi per dare forma completa alla riforma del Terzo settore. (Cantiere Terzo Settore)

Inoltre, saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo Settore. Dall’1 gennaio 2026 entrerà quindi in vigore un regime ad hoc che prevede, tra l’altro, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio degli enti. (CremonaOggi)

Riforma fiscale Terzo Settore, via libera dall’Europa

«Per il Governo Meloni è un grande risultato, ma vorrei dire che è soprattutto un passaggio storico per l’Italia e per l’Europa stessa». La viceministra al Lavoro e alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci non nasconde la soddisfazione – e «confesso anche una grande emozione» – per la lettera di autorizzazione della Commissione Europea alle norme fiscali in favore del Terzo settore (Avvenire)

La Commissione Europea ha dato il via libera alla riforma fiscale in favore del Terzo Settore. L’annuncio l’8 marzo tramite un press release pubblicato sul sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)

le nuove disposizioni di cui all’art. 79 del CTS, che introducono specifici criteri per definire la commercialità/non commercialità degli ETS e delle attività di interesse generale da essi svolte; La Commissione europea ha confermato la compatibilità delle misure fiscali introdotte dalla riforma del Terzo settore con la normativa europea in tema di aiuti di Stato. (AICS)