Le assaggiatrici, Nonostante e tutti i film in arrivo dal 27 marzo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri articoli:

In sala da giovedì 27 marzo Le assaggiatrici di Silvio Soldini, con Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun (Drammatico, Italia/Belgio/Svizzera, 2025, 123’). Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa della fine della guerra e del suo ritorno. (cinematografo.it)

La notizia riportata su altri media

Nessuno, fino al 2012, era a conoscenza della vera storia di Margot Wölk: cinque anni prima di morire, centenaria, nel 2017, la donna rivelò che durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme ad altre 14 giovani donne tedesche, era stata reclutata dalle SS per assaggiare ogni giorno il cibo destinato a Hitler e scongiurare così che sulla tavola del Führer potessero arrivare pietanze avvelenate. (cinematografo.it)

È ossessionato dalla morte. Qui attende il ritorno del marito dal fronte. (Vanity Fair Italia)

E oggi il commento è affidato a Mario Ajello e tratta della sindrome della retrovia che affligge la politica, quindi l'analisi di Francesco Bechis sull'atteggiamento scomposto di alcuni giudici, con l'inviato Lorenzo Vita andiamo in Israele dove la tregua è in frantumi e la situazione può precipitare da un momento all'altro, per la pagina dello spettacolo Gloria Satta commenta il film "Le assaggiatrici" che racconta una storia sconvolgente del periodo nazista (ilmessaggero.it)

Le assaggiatrici, che ieri sera ha inaugurato a Bari il Bifest diretta da Oscar Iarussi, racconta la storia di sette ragazze obbligate a verificare che il cibo destinato al Fuhrer non fosse avvelenato. (Corriere della Sera)

Silvio Soldini adatta un romanzo di Rosella Pastorino e ne Le Assaggiatrici narra la storia delle donne che furono costrette ad assaggiare il cibo destinato ad Adolf Hitler. Lo fa con precisione e partecipazione, non allontanandosi mai dal racconto intimo. (ComingSoon.it)

Come quella di Margot Wölk, tedesca di 95 anni che nel 2012, poco prima di morire, confidò di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler per due anni. Eppure, a distanza di ottant'anni ne scopriamo ancora di nuove. (Movieplayer)