Crollo Scampia: molti sfollati da parenti, 150 all'Università

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Approfondimenti:
Il Messaggero Veneto INTERNO

La maggior parte degli sfollati della Vela Celeste, dove si è verificato il crollo di un ballatoio nella notte tra lunedì e martedì, risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede di Scampia dell'Università Federico II, dove sono stati attivati tutti i servizi necessari. A fornire il quadro della situazione è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a margine della presentazione dei dati dell'attività di prevenzione antimafia. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel nostro Paese c'è chi parla continuamente di accoglienza, si mettono i migranti in albergo e poi non si trovano strutture dignitose per questi cittadini». (ilmattino.it)

Il 20 febbraio del 2020 venne avviata la demolizione della Vela Verde, parte del progetto Restart Scampia, che, dopo l’abbattimento di altre tre Vele, si proponeva di realizzare nuovi alloggi popolari, sistemare gli spazi circostanti e potenziare i servizi pubblici della zona. (La Stampa)

Scampia dovrebbe ripartire da qui: per adesso è morta qui. Nella Vela Celeste, l’unica destinata a rimanere in piedi, l’unica che è caduta da sola. (Corriere della Sera)

Crollo Scampia: il vescovo Battaglia in visita al Santobono

"Stiamo lavorando per far rientrare la maggior parte degli sfollati nelle abitazioni in condizioni di sicurezza". Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a Sky TG24 ha parlato del crollo che si è verificato, nella notte tra lunedì e martedì, nella Vela Celeste , causando tre vittime e diversi feriti di cui alcuni in gravissime condizioni. (Sky Tg24 )

Lo rivela il Corriere del Mezzogiorno citando un documento del Comune di Napoli pubblicato sull’albo pretorio nell’ottobre del 2015 L’indagine sul crollo della Vela, che ha provocato tre morti , sarà lunga e complessa: bisognerà approfondire dati tecnici e servirà l’ausilio di conoscenze specialistiche. (Il Sole 24 ORE)

“Intanto – si apprende da una nota della Curia – continua a pregare per tutti e in particolare per le tre vittime, per i bambini, per le famiglie colpite e per i soccorritori. L’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia oggi è tornato all’ospedale Santobono per informarsi direttamente del decorso e delle condizioni dei bambini travolti gravemente dal crollo della Vela Celeste di Scampia. (anteprima24.it)